Il Cosenza perde malamente per la terza partita consecutiva questa volta contro la Spal del nuovo mister De Rossi e questa volta arriva anche il pokerissimo della Spal che gioca davvero troppo facile . É un Cosenza che lascia senza parole: nessuna reazioni, nessuno spirito di squadra, niente di niente. E Dionigi guarda indifferente la barca che giornata dopo giornata affonda! La domanda é: è arrivata l’ora di cambiare? O magari il mister rassegnerà le dimeissioni? Probabile che nell’immediatezza non succederà nulla. E già si mormorano i nomi di Stellone e Zenga che sarebbero già alla finestra per sostituire “Re Davide”. Se da inizio campionato la difesa dei lupi era stata abbastanza solida, oggi sono arrivati 5 schiaffi che fanno male. La media dei punti se escludiamo le prime due gare è da retrocessione diretta. Presidente è ora di fare qualchosa per tutti i lupi e per quasi 800 tifosi che hanno raggiunto Ferrara e che hanno visto una squadra come un agnello sacrificale
Primo Tempo
Dopo un minuto subito angolo per la Spal frutto del pressing mostrato sin da subito dagli uomini di De Rossi e che si protrarrà per gran parte del match. La Spal manovra il pallone perlopiù con il metronomo Murgia e Dickamann sempre sul pezzo. Il Cosenza nei primi minuti manovra ma con tanta difficoltà a trovare spazi per poter reagire a modo. Il ritmo nelle prime fasi di gioco é molto basso. Al decimo minuto Moncini sblocca il match: gol fortunoso sugli sviluppi di un intenso possesso palla; Maistro poi tenta la conclusione da fuori area deviata dal suo compagno di squadra Moncini nella porta giusta. Matosevic non può farci nulla.
La risposta dei Lupi arriva con Brescianini che sfiora il gol con la conclusione potente che spegne alla destra di Alfonso. Da qui in poi il Cosenza inizia a uscire dalla propria metà campo con Butic, D’Urso e Brignola artefici di un accenno ripartenze. Ma la Spal riesce a cavarsela bene sfruttando ogni situazione a proprio vantaggio con lo scopo di ripartire in contropiede e puntellare i lupi. Così facendo la Spal raddoppia al minuto 22: arriva da sinistra Tripaldelli che crossa verso Dickmann il quale, anticipando Panico, batte Matosevic di testa. Al 31’ calcio d’angolo per il Cosenza, Butic carica il colpo di testa ma Alfonso non si fa trovare impreparato. Poco dopo ci riprova Brignola, alto. Il Cosenza soffre e spreca tanto con 3 occasioni avute in totale in tutta la prima frazione di gara conclusasi con 4 minuti di recupero.
SECONDO TEMPO
Neanche il tempo di ricominciare che il Cosenza subisce il terzo gol: stavolta il responsabile é Panico che manda il pallone nella porta sbagliata con Matosevic colto di sorpresa dopo un tiro di Dickmann. Il danno é fatto. Super punizione per la Spal al 55’, botta secca del solito Esposito con palla che si spegne di poco a lato. Ammonito Venturi. E poco dopo altra frittata ad opera di Vaisanen e Matosevic che regalano a Maistro un cioccolatino solo da scartare a pochi passi dalla porta che vale il 4-0. Il Cosenza non si rialza più; anzi non sembra mai essere rientrato in campo. Le premesse per oggi erano ben altre, almeno a giudicare dalle parole spese del patron subito dopo il precedente ko casalingo e del mister, quest’ultimo a rischio più che mai. Al 70’ il Cosenza segna il gol della bandiera con Rigione, annullato per fuorigioco. Al 73’ la Spal chiude la partita con Peda.
I veri vincitori, come sempre, sono i 731 umili tifosi rossoblu al seguito nel bene e nel male.