Ancora 24 ore, ora più ora meno, e andrà in scena l’atteso crocevia dell’Arena Garibaldi. Il battesimo di fuoco per uin Viali che ha appena dichiarato di averlo dentro il fuoco sacro. Se solo il calendario avesse offferto questa trasferta ai lupi un mesetton addietro, forse i pronostici avrebbero detto altro. Invece in due mesi la pattuglia di Dionigi è passata dal primo posto alla prospettiva concreta delle ultime posizioni. Una caduta a picco condita da 4 sconfitte consecutive, in un ottobre che il tecncio di Modena ricorderà come suo mese horribilis. Al contrario, per il Pisa, proprio ottobre ha rappresentato il mese del rilancio. Vediamo qualche numero a confronto.
Partiamo subito col dire che dal ritorno di D’Angelo il Pisa ha collezionato 9 punti in 5 gare, con ben 10 gol segnati, tutti concentatti in 3 partite (il 3-1 a Perugia, il 3-3 di Palermo , il 4-2 contro il Modena), che hanno proiettato Torregrossa e compagni sul terzo gradino del podio degli attacchi più prolifici della acdetteria (17 segnature, meglio solo Reggina, 20 e Bari, 18).
In casa, però, il Pisa non ha entusiasmato, vincendo solo una delle cinque gare disputate, per l’appunto quella contro il Modena dello scorso 23 ottobre. La media punti a partita, tuttavia, è lievitata sensibilmente (da 0,3 a 1,8), tanto da far dimenticare l’inizio maldestro di Maran e far schiudere inattese prospettive play off.
FORMAZIONI:
QUI PISA. I nerazzuri viaggiano col vento in poppa, lo dicevamo, ma con qualche impiccio di formazione. Primo fra tutti quello relativo alle condizioni di Ettore Gliozzi, capocannoniere dei toscani e alle prese con una fastidiosa contrattura. Sarà l’ultimo allenamento a dare un responso sul suo eventuale utilizzo. Qualche dubbio anche sulla disponibilità del portiere Nicolas. Per il resto confermata la presenza in avanti di Torregrossa, ai cui lati agiranno Morutan e il vincente il ballottaggio tra Sibilli (fece vedere i sorci verdi ai lupi nella gara di maggio scorso maggio) e Tramoni. L’ex benevento Barba rientra in difesa, reparto nel quale verrà sciolto solo all’ultimo il ballottaggio Calabresi – Esteves.
QUI COSENZA. Diramata la prima lista convocati dell’era Viali. Non vi figurano nè Corsi, nè Kongolo. Si rivede Lavardera e non sono escluse sorprese al momento delle formazioni ufficiali. Viali potrebbe non scompaginare lo schema tattico del Cosenza di Dionigi (il protitpo di gicoo dell’allenatore lombardo, lo ricordiamo, è il cosiddetto “albero di Natale”). Marson non è dispiaciuto e potrebbe nuovamente esserci, mentre Brescianini recupera dai postumi della botta alla testa. Per lui un posto in cabina di regia assieme a Voca e Calò nel 4-3-2-1, speculare a quello del Pisa, che potrebbe essere il biglietto di visita di William Viali sotto la Torre.