Davide Dionigi in conferenza stampa ha parlato, tra le tante cose dette, di altre squadre con problemi molto simili a quelli che sta attraversando il Cosenza. Ma le similitudini servono davvero?
Viene sempre difficile commentare quanto un allenatore dice durante una conferenza stampa. Non per mancanza di comprendonio, ma più che altro per una questione di vedute diverse e a volte incompatibili.
È giusto che Dionigi parli di un Cosenza che ha smarrito la retta via nelle partite contro la Reggina e il Genoa, ma appare alquanto superficiale e riduttivo affermare che capita a tutte le squadre.
In parte è vero, ma ogni situazione è soggettiva e non può essere mai resa oggettiva poiché le motivazioni di una o più débâcle nascono da situazioni uniche.
Sicuramente ha ragione quando afferma che un po’ tutto l’ambiente dentro e fuori lo spogliatoio si è lasciato prendere facilmente dall’entusiasmo, ma quando ti rendi conto che in campo i calciatori stanno uscendo fuori dallo spartito, occorre riprendere le fila del discorso.
L’allenatore e la fase offensiva
Il vero cruccio di questa squadra è la fase offensiva. Dopo nove giornate di campionato, nulla è cambiato in tal senso. Dionigi è consapevole di questo problema e ha anche spiegato che sta cercando ulteriori soluzioni per la partita contro la SPAL.
Ecco, però, di nuovo l’accostamento della situazione del Cosenza con quella di altre squadre con l’identico problema. Non per essere ripetitivi, ma non è il modo migliore per dare una spiegazione che sia accettabile da parte di tifosi e addetti ai lavori.
I panni sporchi (si fa per dire) vanno lavati in famiglia, e l’allenatore rossoblù deve essere bravo in questo, senza andare a trovare similitudini altrove.
Il potenziale c’è, basta soltanto metterlo nelle condizioni di infliggere più dolore possibile alle squadre avversarie. Il percorso di crescita è lecito, ci mancherebbe, ma non si può aspettare il girone di ritorno per vederne i frutti.
Nel frattempo, è necessario dare modo ai giovani di imparare in fretta, ma se colui che li guida non ha le idee chiare, allora vuol dire che saremo di fronte a un’altra tribolata stagione.