Il solito Cosenza s’illude, il Frosinone lo castiga. Mulattieri esonera Dionigi?

COSENZA (4-2-3-1) Marson; Martino, Rigione, Venturi, Panico, Voca (Calò) , Brescianini (Vallocchia); Kornvig (D’Urso), Merola, Brignola (Butic); Larrivey (Zilli). All: Dionigi

Panchina: Matosevic, Rispoli, Meroni, Vaisanen, La Vardera, Sidibe, D’Urso, Nasti

FROSINONE (4-4-2) Turati; Monterisi, Lucioni, Ravanelli, Frabotta; Boloca, Mazzitelli, Garritano (Ciervo, Sampirisi), Rohden (Kone, Lulic); Mulattieri, Moro (Caso). All:Grosso.

Panchina: Loria, Szyminski, Cotali, Oliveri, Insigne, Borrelli, Insigne.

ARBITRO: Zufferli di Udine

MARCATORI: 20′ Merola, 28′ Moro, 71′ Mulattieri

AMMONITI: Ravanelli, Lucioni, Merola, Calo, Venturi

Il Frosinone passa in rimonta al Marulla (1-2) e con tutta probabilità condanna Dionigi all’esonero. Un Cosenza a tratti più attento e più simile a quello di inizio stagione, ma intendiamoci, non si è vista la svolta offensiva tanto desiderata.

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La rabbia dei rossoblù si è pero scontrata con la difficoltà cronica di impostare gioco, interrompere il possesso palla dei canarini, e far prioprie le seconde palle per poi ripartire. Quelle poche volte che il Cosenza c’è riuscito, è risultato devastante, come dimostra l’illusorio gol iniziale di Merola. Il resto lo ha fatto il gap tecnico tra le due formazioni. Nitido.

FORMAZIONI: Dionigi accetta la scommessa di Marson in porta, rinuncia a D’Urso preferendo la fisicità di Kornvig accanto alla cerniera di centrocampo Voca – Brescianini. Brignola a destra e Merola a sinistra. Davanti Larrivey. Dietro Venturi e non Vaisanen.

Grosso ha la serenità di poter contare sulla quasi totalità della rosa. In difesa Frabotta vince il ballottaggio con Cotali. Non ci aono 3 dei 4 ex, unico superstite, almeno dall’inizio, Garritano. C’è Mulattieri e non Caso.

Primo squillo di marca frusinate al minuto 17 con il sinistro a giro dal limite di Garritano, è solo un soffio a negargli il gol dell’ex e l’1-0 Frosinone. Al 21′ però si accende Merola. Rinvio sicuro di Marson,.spizzata all’indietro di Mazzitteli che innesca Merola il quale bagna l’esordio al gol in B nella giornata più difficile. Destro chirugico e Turati è battuto. Dura pcoo: il Frosinone non si disunisce e anzi al 23′ chiama alla prima grande parata cadetta Marson, su incornata di Moro.

Ma al 28′ lo stesso Moro gioisce. Il Cosenza sale male su un lancio dalle retrovie, e l’attaccante gialloblù, sempre di testa, uccella Marson. Il check VAR sancisce l’1-1.

Il Frosinone non vuole strafare ma presidia, e bene, il centrocampo non consentendo più al Cosenza le poche ripartenze che nei primi minuti avevano messo in imbarazzo la migliore difesa del torneo. Brescianini e Brignola non si vedono, e così i lupi, dopo il pari subito, di fatto non escono più in contropiede, e il copione del primo tempo somiglia tanto a quelli delle ultime gare, se non fosse che il Cosenza torna negli spogliatoi per una volta non sotto nel punteggio.

Al rientro in campo, senza cambi, è il Frosinone a salutare la nuova frazione di gara con un tiraccio in curva (48′). Ma il primo affondo incisivo è ancora di Merola che un minuto dopo scappa a sinistra e calcia al volo sopra la traversa di Turati.

Il Cosenza pare più vivace con gli affondi di Martino e di Merola su entrambe le corsie e il Frosinone arriva con qualche difficoltà in più nella metà campo rossoblù. Il Cosenza sembra in controllo. Qualche brivido lo arreca il detsro a incrociare di Mulattieri al 56′ e poi la bordata dalla distanza (sporcata da Panico) smorzata da Marson. Al 60′ Brescianini, reduce da una botta in testa in uno scontro precedente, lascia spazio a Vallocchia. Molto più rumore, fa l’ingresso in campo di Caso e Kone. E Caso prova subito a punire il Marulla ma la sua serpentina non sorprende Marson.

E allora Dionigi rilancia, mandando in campo Zilli per un Larrivey ancora costretto a una gara in solitaria, e D’Urso, dirotatto sulla trequarti al posto di un Kornvig che dietro le punta non ha entusiasmato, e non poteva essere diversamente con il pallone che arrivava con il gontagoccie.

Il tempo di annotare le variazioni tattiche, che il Frosinone fa male, malissimo. Dopo un salvatggio sulla linea di Venturi si accende l’ennesimo batti e ribatti dalle parti dell’area rossoblù, la lavora Caso all’ingresso, scarico sull’accorrente Mazzitelli che crossa e trova Mulattieri per il 2-1. Ancora un consulto al Var e ma stesso verdetto: il gol è valido.

Nel pieno della disperazioen, Dionigi si gioca la carta delle due punte, con Butic dentro e Voca in cabina di regia.

Il Cosenza tuttavia, a parte un paio di mischie e un fallo di mani negato dal VAR, si spegne, al Frosinone può andar bene così. E forse da domani inizia un’altra storia sulla panchina rossoblù.

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