Il Cosenza di Viali si sveglia troppo tardi (3-1). E il Pisa fa festa con super Morutan

PISA (4-3-2-1) Livieri; Esteves, Barba,Hermannsson, Beruatto; Ionita (Mastinu), Nagy (De Vitis), Marin; Morutan (Tramoni), Torregrossa (Sibilli); Masucci (Gliozzi). Panchina: Dekic, Canestrelli, Jureskin, Calabresi, Rus, Mastinu, Tourè, Piccinini. All:D’Angelo.

COSENZA (4-3-2-1) Marson; Rispoli, Rigione, Vaisanen, Martino; Voca (Calò), Vallocchia (Nasti), Brescianini; Butic (D’Urso), Merola (Brignola); Larrivey (Zilli). Panchina: Matosevic, Meroni, Venturi, Panico, La Vardera, Kornvig, Sidibe..All:Viali.

ARBITRO: Paterna della sezione di Teramo

AMMONITI: Larrivey, Vaisanen, Beruatto

MARCATORI: 12′ Morutan, 49′ Masucci, 62′ Morutan, 82′ D’Urso

RECUPERO: 5′ e 5′

Una crisi tecnica senza apparente uscita, una partita senza storia, una sconfitta imputabile a chi? Al nuovo tecnico? Si, fino a un certo punto. A una squadra fragile e impalpabile? sicuramente. L’ennesima umiliazione. Cinque sconfitte di fila, una difesa che non tiene più. Gli ennesimi ceffoni incassati nel primo tempo, una reazione che non si è vista, se non per l’ultimo quarto di gara. Ed è stata poca cosa al cospetto di un Pisa nel quale Morutan, giocatore di talento ma non certo Messi, è diventato fenomeno da Pallone d’Oro e mattatore dlel’incontro con uan doppietta d’autore. A cosa serve iniziare a giocare sul 3-0? Serve solo a evidenziare una gigantesca pecca mentale, oltre che fisica, di una dì squadra che scivola verso l’ultimo posto della classifica.

IL PRIMO COSENZA DI VIALI. Marson e non Matosevic tra i pali, difesa a 4 i cui bottoni centrali sono Rigione e Vaisnanen, Rispoli a destra, Martino (e non Panico) a sinistra. Mediana con Brescianini centrosinistra, Vallocchia centro destra, Voca come cerniera centrale, Merola e poco più avanti Butic a sostegno di Larrivey. Ancora nessuna traccia di Zilli.

Risponde il Pisa con il 4-3-2-1 che conferma le indiscrezioni della vigilia. Gliozzi e Nicolas non sono tra i titolari,

CRONACA: Primo brivido del match la testata Martino – Torregorssa, che regala a entrambi due bei turbanti da gioco.

Il brivido vero, che sa di mazzata, però arriva al 12′ quando il cross da sinistra di Masucci, è raccolto dall’altra parte da Morutan che aggira un Brescianini troppo morbido e fa secco Marson (sul suop palo). Ancora un gol incassato, ancora nel primo tempo, La musica sembra non essere cambiata.

E al 15′ il Pisa flirta con il raddoppio, ma stavolta sono le dita di Marson a dire no al sinistro volante di Beruatto.Un minuto dopo è Marin di piatto dal limite, ad essere troppo docile nella conclusione, si accartoccia e para Marson.

Gara nervosa, solo Pisa e rossoblù incapaci, nei primi 20 minuti, di tessere la benchè minima trama offensiva o in ripartenza. L’ora giusta però sembra scoccare al 23′ ma su cross tagliato di Martino da sinistra, la zuccata di Larrivey viene sporcata dalla difesa nerazzurra.

La boa argentina è finalmente più servita e qualche sponda in più dalle parti di Merola e compagni arriva, ma le assistenze rossoblù non sono delle migliori e attorno al 40′ il Pisa, che fino a quel momento era stato tenuto dicretamente bene a bada dai lupi, torna a rialzare la testa in contropiede, ma non fa male a Marson. Dall’altra parte bigona aspettare il 48′ per una conclusione dei lupi con Voca, completamente sbalata.

Se sulle corsie il Cosenza sembvra essere più fluida, è l’asse Voca – Brescianini a deludere spesso e volentieri di fronte a un centrocampo tecnico e muscolare come quello di D’Angelo. Viali ha già in testa le strategie per riprenderla nel secondo tempo quando il Pisa traffige ancora. Rimessa laterale da sinistra, crosso in mezzo, Vaisanen tocca ma non libera, ed è Masucci ad approfittare dell’ennesimo pasticcio rossoblù.

Si rientra dagli spogliatoi ma la musica non cambia. Dopo un quarto d’ora di sbadigli al 62′ il neoentrato Nasti si fa scippare palla da Morutan che scivola verso la porta e di punta castiga ancora Marson.Ogni comemnto sarebbe superfluo.

Quando ormai tutto è deciso, D’Urso al 75′ di testa su corner va a centimetri dall’inutile gol della bandiera. Dall’altra parte, e siamo all’81, il subentrato ex Gliozzi si emoziona e sbaglia due volte il gol facile. Non sbaglia, invece ancora D’Urso all’82, quando sull’ennesimo cross da sinistra di Martino, trafigge di testa Livieri. Colpito a sopresa, il Pisa accelera e con Sibilli a giro chiama Marson al paratone all’84’. Il Cosenza s’è desto e con un moto d’orgoglio va vicinissimo al 3-2 con una guirata di Brignola, che Livieri fa sua strozzando in gola l’urlo disperato di una tifoseria, quella rossoblù, che non sa più a che santo votarsi.

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