Quanto detto dal presidente dopo il match col Genoa non ha un destinatario ben preciso, ma è stato rivolto a tutto l’ambiente intorno alla squadra
Le parole proferite dal presidente Eugenio Guarascio non sono indirizzate a qualcuno di specifico, ma all’ambiente in generale.
L’ambiente appunto, ossia quello che spesso allestisce la rosa, decide come schierare la squadra e butta la palla nella porta avversaria.
E se da Ferrara le notizie non fossero quelle aspettate? Naturalmente, l’ambiente spingerebbe il presidente a usare Dionigi come parafulmine.
D’altronde, la storia del calcio non mente mai quando afferma che l’allenatore è sempre colui che paga per gli insuccessi in campo.
Bisogna, però, analizzare alcune cose. In primis la tifoseria, che ha contestato e continua a contestare le scelte fatte dal mister su alcuni uomini mandati in campo contro il Genoa, ma anche quanto da lui dichiarato durante le conferenze stampa.
Buttare acqua sul fuoco va bene, fare un passo indietro per ciò che concerne l’intensità del gioco anche, ma poi alla fine le somme vanno tirate.
In più il problema Zilli, beniamino del pubblico, troppo poco utilizzato, visto che Dionigi continua a preferirgli Nasti, voluto fortemente dal DS Gemmi e considerato da molti non certamente superiore.
Cosa pensa veramente Eugenio Guarascio?
C’è chi si chiede cosa passa veramente nella testa di Eugenio Guarascio. Ritiene l’organico allestito da Gemmi competitivo? È certo ancora delle qualità di Davide Dionigi?
Eppure tutti erano e sono convinti che la rosa sia superiore a quelle che hanno conquistato con le unghie e con i denti la salvezza in passato.
Si, va bene, la Serie B 2022-23 è una vera e propria Serie A2, ma non sembra ripetitiva questa investitura? Oppure conviene definirla tale per enfatizzare poi un’eventuale permanenza in cadetteria?
La società ha speso certamente più soldi rispetto al passato, ma ciò non vuol dire di aver azzeccato gli acquisti.
Se il Cosenza ha un obiettivo ben preciso, lo dica. La risposta potrebbe risolvere anatemi complessi che gravitano nell’ambiente oppure, alla fine, presentare il conto sia all’allenatore che al direttore sportivo.