Mister Gianni di Marzio è stato da sempre l’uomo leader del Cosenza e in esclusiva alla trasmissione sportiva “Lupi si Nasce” non ha risparmiato parola e pensieri verso la società dei Lupi per cui sente ancora un forte legame.
Così Gianni Di Marzio. “Bello tutto l’amore dei tifosi per i giocatori, ma i messaggi devono arrivare al presidente per far capire l’importanza della Serie B per questa città, che adesso è una metropoli. Non solo Trotta, a questa squadra serve anche qualcun altro. Il carattere già dimostrato è forte, ma giocar bene non significa avere solo una brava difesa. Servono i gol, servono i giocatori. Bisogna trovare la medicina giusta per trovare il gol. Si sono collezionati 11 pareggi, mai vinto in casa. Bisogna capire che i tempi stringono. Per buttare la palla in porta il presidente deve capire che i miracoli possono anche non ripetersi.

Un ruolo in società? mi farebbe piacere, mi piace Cosenza so la mentalità, l’amore con la gente.
Se abbiamo vinto quel campionato dopo 25 anni ci sarà un motivo. Ma non per i giocatori, ma per l’ambiente. C’era compartecipazione. I lupi azzannavano davvero la partita. Tra l’altro noi le partite le vincevamo sotto gli spogliatoi prima e con l’aggressione alta dopo in campo.
C’erano i giocatori con gli attributi, con personalità, qualità e impegno aggiunti poi all’ambiente. Ricordo ancora quando abbiamo vinto il campionato dove al ritorno ci hanno aspettato in 25 mila. Bisogna tentare il salto in Serie A.
Peccato che il Cosenza vada a prendere sempre giocatori buoni in prestito che poi devono tornare a casa non provando neanche a riscattarli e rimanendo nuovamente senza nulla. Un progetto sicuramente rispettoso ma… serve di più!
Probabilmente ho finito troppo presto di fare l’allenatore ma avevo voglia di cambiare, di fare altre cose, di girare il mondo e mi sono trovato bene.
Il mio cuore e la mia mente sono ancora rivolti a quelle squadre dove mi sono trovato bene e dove ho vinto. Tra queste anche il Cosenza stesso che seguo in una maniera particolare perché vorrei tanto che quest’anno si riuscisse a non soffrire come l’anno scorso, inseguendo un miracolo meraviglioso all’ultima giornata. La cosa importante è fare gol. Tornare a vincere in casa. I Lupi hanno la migliore difesa insieme al Chievo ma non basta, bisogna buttare la palla dentro. Bisogna cercare attaccanti che ti diano la garanzia.”