Un altra giornata nera quella di ieri per il Cosenza.
Dopo il pesante ko rimediato a Ferrara, i lupi subiscono, al cospetto dei propri tifosi, la quarta sconfitta consecutiva e sprofondano in zona playout.
Dopo il 5-0 incassato contro la Spal della scorsa settimana era partito il toto allenatore con in lizza i nomi di Aglietti, Stellone e Zenga.
Il tutto si era concluso con un nulla di fatto.
Andare avanti almeno fino alla sfida con iL Frosinone cercando di ricompattare l’ambiente.
Per riportare la serenità nella consueta conferenza stampa pre-match mister Dionigi si è presentato insieme ai calciatori Larrivey e Rigione.
Entrambi hanno provato a dare un messaggio positivo dichiarando compattezza d’intenti e piena fiducia nell’allenatore.
La squadra è scesa in campo con la novità Marson tra i pali dopo le difficoltà oggettive di Matosevic delle ultime giornate.
In campo anche Martino e Merola, che hanno regalato qualche sprazzo di entusiasmo.
Ma per il resto il nulla.
Il Cosenza si è dimostrato sterile in attacco, come testimoniano da tempo ormai le statistiche, e per nulla attento in difesa.
I lupi escono dal Marulla un altro risultato negativo e una prestazione che sottolinea per l’ennesima volta la confusione tattica di Dionigi.
Quest’ultimo non si presenta in conferenza stampa.
Il compito ingrato spetta a Gemmi che dichiara, non espressamente, che non ci sono più i presupposti per continuare il progetto insieme al tecnico.
E così è partito l’ennesima corsa contro il tempo per trovare nel più breve tempo possibile un allenatore che possa provare a risollevare le sorti dei lupi.
Sono ritornati così in voga i nomi già citati inizio settimana scorsa ma, dalle notizie di queste ultime ore sembra che nè Aglietti, nè Stellone, che ha fatto dietro front quando sembrava quasi cosa fatta e nè Zenga abbiamo accettato di mettersi alla guida di una barca che fa acqua da tutte le parti.
Nelle scorse ore è spuntato anche il nome di Oddo ma non sembra una scelta che alletta la società.
Il Cosenza manca di nuovo quel famoso appeal che tanto aveva fatto discutere in passato?
Scene viste e riviste in questi anni sulle rive del Crati davanti ad un pubblico che ha superato la soglia della sopportazione e che ieri al termine del match ha contestato allenatore, giocatori e società.
Ci si ritrova così dopo 11 giornate a dover correre ai ripari per non arrivare, come ogni anno, a fine campionato con l’acqua alla gola.
Ma dal clima che si respira in via degli Stadi sembra che la situazione resterà invariata e sulla panchina dei silani resterà un allenatore che non ha più l’appoggio nè della società e nè dell’ambiente.