Riprende oggi la settimana agonistica del Cosenza Calcio. Una settimana lunga, considerato che si giocherà di domenica, in quel di Cittadella. E in quel di Cittadella, in quella che ha tutte le sembianze della classica sfida salvezza, Viali dovrà giocarsi la credibilità conquistata dopo il bel successo sul Palermo. Dare un giudizio dopo due sole gare, lo affermiamo da tempo, sarebbe esercizio inutile. Un matrimonio si giudica molto dopo la luna di miele, e quella rossoblù, iniziata dopo la parata di Marson su Brunori, dovrà dare forma e sostanza al Cosenza che sarà da febbraio in avanti. Certo è che le sei partite che ci separano dalla fine dell’anno diranno molto sulla capacità del tecnico di Vaprio d’Adda di trasformare un gruppo sfiduciato, e con molti attori non protagonisti, in squadra compatta e all’interno della quale ognuno si senta parte attiva del progetto salvezza.
Insomma, per capire se quella di mister Viali sarà stata la scelta giusta dovrà ancora passarne di acqua sotto i ponti di un campionato che ha già assistito a 9 cambi di panchina, al netto dell’esonero di Dionigi.
Una cifra record, dopo sole 11 giornate, se si pensa che nel 2019-20 c’era stato un solo cambio alla 7a ( a opera della Cremonese) e un secondo alla 12a; nel 2020-21 erano stati 5 uno dei quali aveva interessato proprio Davide Dionigi; nel 2021-22 solo 4.
E allora tracciamo un primo bilancio sulle varie svolte tecniche fatte registrare dal torneo cadetto. Lasciamo appositamente fuori dall’elenco i 3 cambi di panchina arrivati prima ancora dell’avvio di torneo, poiché non ci sarebbe un riscontro numerico in termini di risultati, e quindi nessuna performance da misurare.
Senz’altro vincenti le scelte di Sudtirol e Pisa, con Bisoli e D’Angelo al posto di Greco (che era subentrato a sua volta a Zauli) e Maran. L’ex tecnico rossoblù è ancora imbattuto, avendo totalizzato, a cominciare dal 2-1 al Pisa dello scorso 4 settembre, ben 20 punti dopo lo zero spaccato delle prime tre giornate.
Ottimo lo score di D’Angelo, con un Pisa risalito di ben 9 posizioni, dall’ultima all’undicesima posizione, e una squadra finalmente all’altezza delle ambizioni della piazza.
Discorsi differenti nelle altre piazze. A Benevento l’affannoso esordio in panca di Cannavaro (con tanto di dimissioni respinte) sembra portare i primi frutti, almeno in ermini di punti. Bene ma non benissimo Longo in quel di Como: 10 punti in 7 gare e una squadra che sembra aver svoltato nel rendimento interno.
Travagliata la conduzione tecnica in senso al Perugia , con il Castori bis, inframezzato dalla parentesi di Silvio Baldini, che stenta a decollare: 4 punti in 4 partite.
Ingiudicabile, infine, il primo Venezia di Vanoli. Ma i segnali arrivati dalla sconfitta interna patita contro la reggina sono, almeno in termini di prestazione, confortanti.
Il Cosenza, con l’occhio vigile a Como, Perugia e Venezia, è pronto fare gli scongiuri.