Cosenza, un inizio con numeri da record

Nelle quattro stagioni precedenti in B, nessun allenatore era riuscito a racimolare 11 punti nelle prime sette gare. Merito va a Davide Dionigi

I numeri non vanno mai sottovalutati perché sono in grado di raccontare la verità dei fatti in modo matematico. La vittoria del Cosenza sul Como per 3-1 aggiunge ulteriore farina nel sacco di questo inizio stagione 2022-23.

E com’è questo inizio stagione dal punto di vista numerico? Da record! Da quando i rossoblù si sono riaffacciati in cadetteria, mai come adesso i numeri sono dalla loro parte per quanto riguarda punti fatti, gol segnati e gol subiti.

Merito dell’allenatore Davide Dionigi, che è riuscito a superare il rendimento dei suoi predecessori nelle ultime cinque stagioni.

I numeri del Cosenza

Andando a ritroso nel tempo, la stagione 2018-19, ossia quella del ritorno in Serie B e della sconfitta a tavolino con il Verona al Marulla.

Sulla panchina sedeva Piero Braglia, con la squadra che nelle prime 7 giornate totalizzò soltanto 4 punti subendo 8 reti e segnandone soltanto 4.

Nella stagione 2019-20, Piero Braglia fece il bis: 4 punti totalizzati, 4 gol segnati e 7 subiti. La differenza sta nelle partite giocate in casa, ossia 4 rispetto alle 3 della stagione precedente.

La stagione successiva in panchina c’era Roberto Occhiuzzi, che totalizzò 5 punti. I gol segnati furono 4, quelli subiti 7.

Poi, per la stagione 2020-21, per la panchina del Cosenza venne ingaggiato Marco Zaffaroni. L’inizio fu molto simile a quello attuale: 10 punti conquistati, 7 gol segnati e 9 subiti, di cui cinque contro il Brescia alla prima giornata.

Arriviamo alla stagione in corso, con Davide Dionigi che è riuscito a fare meglio: 11 punti raccolti in tre gare disputate in casa e quattro fuori, 8 i gol segnati e 6 quelli subiti.

Facendo un calcolo veloce, se questa media verrà mantenuta fino a fine stagione, i rossoblù totalizzerebbero 58-60 punti, che equivarrebbe a una salvezza conquistata con largo anticipo.

Le premesse ci sono. La squadra è giovane e ha ampi margini di crescita. Deve soltanto continuare a percorrere la strada tracciata dall’allenatore.

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