Partiamo dall’aspetto più importante: il Cosenza vince 3-1 e incamera tre punti importantissimi. Poi si può discutere di tutto il resto, di quello che funziona e di quanto si può migliorare. Dionigi ribadisce quella che è al momento la sua idea di gioco, magari in attesa di cambiare qualcosa quando ci sarà il miglior Calò.
Nella prima mezz’ora, forse per scelta, forse per forza, i lupi lasciano il possesso palla ai lariani. Ma è un possesso palla che risulta abbastanza sterile tant’è che l’unico sussulto arriva da un tiro da fuori di Faragó che lambisce il palo alla destra di Matosevic al secondo minuto. Intorno alla mezz’ora la partita cambia con il Cosenza che trova il vantaggio: traversone di Martino (che al decimo aveva sostituito l’infortunato Rispoli) con respinta discutibile di Vignali che trova pronto D’Urso al tiro. È un collo esterno destro di rara bellezza che si infila alla destra di Ghidotti. Il Como prova a rispondere subito e lo fa prima con Faragó che calcia di sinistro da distanza siderale su un’uscita così così di Matosevic e poi con Cutrone che, dopo una serie di rimballi, si ritrova a calciare di sinistro a pochi passi dalla porta ma si coordina male e calcia alto.
Ma al trentasettesimo il Cosenza trova il raddoppio: calcio di punizione di Brignola, Ghidotti esce male e buca la palla che finisce sul destro di Rigione che, quasi a voler imitare D’Urso, calcia di destro e va ad infilare sempre sul palo più lontano, con Mancuso che tenta un disperato salvataggio sulla linea senza riuscirci.
Il Como potrebbe accusare il colpo e invece un minuto dopo sfiora il gol con Mancuso, che spreca. Gol che arriva invece al minuto quaranta quando Vignali si impossessa di un pallone sulla trequarti, salta di slancio Meroni, scansa Panico e lascia partire una sassata sul primo palo che trova Matosevic decisamente impreparato.
Finale di primo tempo che quindi si infiamma e vede anche una protesta dei padroni di casa con Brescianini che reclama un rigore per una spinta subita in area. La ripresa si apre con una buona occasione per gli ospiti: Mancuso si infila tra le maglie difensive rossoblù e calcia, masticando un po’ la sfera che trova anche la deviazione di Martino e poi un intervento di istinto di Matosevic che smanaccia.
Mister Dionigi corre ai ripari con Meroni e Vallocchia al posto di Brignola e Merola e si sistema con un 3-5-2 più compatto su un terreno di gioco che diventa sempre più pesante per la pioggia diventata battente. Poi entreranno anche Gozzi per far rifiatare Panico e Butic per D’Urso per dare maggior peso all’attacco. Succede davvero poco, con i padroni di casa che gestiscono bene la gara e gli ospiti che si rendono pericolosi solo con un colpo di testa di Cerri finito fuori e un tiro dalla distanza di Chajia anch’esso sul fondo. Al minuto ottantadue Binks prende il secondo giallo e lascia i suoi in inferiorità numerica; solo due minuti dopo Meroni svetta di testa su corner di Vallocchia e chiude il match con il gol del tre a uno. In pieno recupero Parigini centra l’incrocio dei pali ma a quel punto la partita era già finita. Sabato si va a Reggio per vivere alla grande un derby emozionante.
I voti
Matosevic 5
Il gol del Como è un errore da matita blu: lascia scoperto il primo palo e se la mette dentro da solo con la gamba sinistra. Mette i brividi con un paio di uscite sbagliate. Nella ripresa bravo nello smanacciare il tiro deviato di Mancuso.
Rispoli SV
Dopo dieci minuti costretto a dare forfait a causa di uno scontro con Ghidotti.
Rigione 6,5
Festeggia il rinnovo contrattuale con un gol importantissimo. In un paio di circostanza si lascia infilare da Cutrone e Mancuso ma nella ripresa è attento quando mura in scivolata un Blanco un po’ attendista.
Venturi 6,5
Stavolta Dionigi sceglie lui per sostituire Vaisanen e non demerita, anzi. Sempre in anticipo sugli avversari sia di testa che di piede. Attento anche nelle diagonali.
Panico 6
Buona partita per il laterale mancino che torna titolare dopo qualche problemino fisico. Attento e propositivo.
Voca 7
Un mastino nel centrocampo rossoblù. Alle calcagna di Fabregas e di chiunque gli capiti a tiro. Nonostante il giallo che gli grava addosso non sbaglia nulla e anzi viene fuori alla distanza.
Brescianini 6,5
Dinamismo, qualità e inserimento a disposizione della mediana dei lupi. Garantisce presenza in area avversaria ma è bravo anche a far legna. Reclama un rigore per una spinta nel primo tempo e si guadagna il corner dal quale nasce il gol che chiude il match.
Brignola 5,5
Gara di sacrificio, questo è quanto gli chiede oggi il mister. Dal suo piede parte la punizione da cui scaturisce il gol di Rigione.
D’Urso 7
Finalmente una gara all’altezza delle sue qualità. Dionigi lo piazza nella zona nevralgica del campo e lui ne giova parecchio. Un gol di rara bellezza per coordinazione e calcio e poi tante belle giocate. Finalmente.
Merola 5
Anche lui paga la posizione in campo che spesso è di centrocampista laterale più che di attaccante esterno, ma stavolta sembra non essere in palla. Gioca pochi palloni e lo fa non benissimo. Forse su Vignali poteva essere più convinto quando parte la progressione per il gol.
Nasti 6
Alla prima tra i professionisti da titolare non sfigura. Non ha molti palloni giocabili ma viene spesso indietro a cercare la palla e soprattutto attacca la profondità sui lanci da dietro. Si sacrifica anche nel rincorrere gli avversari e alla fine spende un buon giallo.
Martino 6,5
Prende il posto di Rispoli dopo solo dieci minuti e gioca una partita ricca di corsa, intensità, cross e sovrapposizioni. Anche in fase difensiva è una furia.
Meroni 6,5
Seppur lasciato solo, stacca in maniera imperiosa per il gol che chiude la partita. Serra la cerniera difensiva molto bene.
Vallocchia 6
Se gli chiedere di cucire il gioco probabilmente non sarà a suo agio ma se gli si chiede di tallonare e rincorrere gli avversari lo fa in modo eccellente: aiuta a tamponare gli attacchi del Como infoltendo la linea mediana. Batte anche il corner da cui nasce il 3-1
Butic 6
Inserito per affiancare Nasti e difendere palloni in zona offensiva: compito eseguito alla perfezione.
Gozzi 6
Rileva Panico per compiti e posizioni. Deve aiutare a sfondare a sinistra. Ha il fisico per farlo e lo fa.
Dionigi 6,5
Non gli manca il coraggio per lanciare dal primo minuto Nasti in una gara fondamentale per i suoi. Di certo la fortuna lo aiuta ma il suo Cosenza è concreto e cinico. Giusta anche la scelta di passare al 3-5-2 nella ripresa.
A cura di Luca Aiello
Foto Credits: Andrea Rosito