Cosenza, tornare a vincere è d’obbligo, ma qualcosa in attacco deve cambiare

Butic potrebbe nuovamente partire da titolare contro il Como, ma Larrivey resta sempre la prima scelta. Dietro di loro scalpitano Nasti e Zilli

Da più parti arriva il medesimo messaggio: tornare a vincere subito. Lo ha detto ieri in conferenza stampa Andrea Rispoli, “nonno” della rosa insieme a Joaquín Larrivey.

L’allenatore Davide Dionigi non si è più espresso dopo la conferenza stampa post match contro il SudTirol. Anche lo stesso presidente Eugenio Guarascio non ha rilasciato dichiarazioni.

Meglio così. Parlare troppo o poco non serve. Meglio lasciare che lo faccia il campo, anche se dalla prossima settimana il mister tornerà ai microfoni in vista della ripresa del campionato.

Tornare a vincere, ma con chi in attacco?

Dionigi sembra ormai convinto delle sue scelte sia a centrocampo che in difesa. Gli uomini che ha individuato sembrano quelli adatti alla causa del Cosenza. Ma l’attacco? Se tornare a vincere subito è la priorità, le gerarchie in attacco sono ancora un dilemma da sciogliere.

Larrivey sembra l’unico inamovibile, almeno finora. Esperienza e carisma ne fanno uno dei punti fermi della squadra. Eppure, a Bolzano Dionigi ha scelto Butic come titolare. Lo riproporrà anche contro il Como? Possibile.

Il reparto avanzato dei rossoblù ha due caratteristiche principali: velocità e inserimenti. La prima è garantita da Merola e Brignola, mentre gli inserimenti spettano a D’Urso, elemento di qualità.

Ieri, nel test contro la Primavera, la medesima soluzione adottata al Druso è stata riproposta dall’allenatore. Il centravanti croato è riuscito ad andare a rete e si è mosso molto bene.

Potrebbero, però, esserci altre novità. D’altronde, le alternative in rosa non mancano di certo. Se Butic e Larrivey sono i titolari, dietro di loro scalpita Marco Nasti. E Zilli? Anche lui aspetta il suo momento.

C’è da dire che il giovane centravanti friulano non è ancora entrato nelle grazie di Dionigi. In altre parole, le gerarchie sono cambiate nella mente del mister, e ha preso piede proprio Nasti.

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