Ancora due rigori regalati: lupi mai pericolosi sotto gli occhi di Galliani, stavolta il Var è “amico”
Cosenza da sempre fa rima (orgogliosamente) con Accoglienza, ma quella offerta al Monza è stata davvero esagerata. I brianzoli ricevono in dono due penalty evitabili, ringraziano e porta a casa un 2-0 netto, in ossequio al pronostico. La differenza tecnica c’era e si è vista anche se gli ospiti hanno più che altro badato ad amministrare e a collezionare gialli (ben 5!).
A reiterare i soliti erorri, però si fa peccato. E così, la domenica delle Palme sorride al Monza che prosegue la scalata alla Serie A e avvicina i lupi al calvario della via crucis finale più che alla “resurrezione” sportiva. Parliamo delle solite amnesie, dei soliti rigori inutili, dell’ormai usuale doppio play, del pochissimo possesso palla, del poco pressing nei confronti della prima linea avversaria,della confusione: tutta roba di cui questo Monza non aveva bisogno per vincere a mani basse in riva al Crati. Fatta salva la determinazione dei soliti rossoblù, capeggiati da Florenzi e Caso, è di tutta evidenza che le cose da stasera si complicano e nemmeno il play out è più una certezza
Bisoli fa un 4-3-2-1 molto flessibile che assomiglia tanto a un 4-4-1-1 e che vede Di Pardo Situm e soprattutto Florenzi a supporto di Caso che tutto è fuorchè un falso nueve, ma sa far male se gli viene regalata ampiezza. Accadrà davverò poche volte.
Il Monza si affida là davanti ai due pestiferi Mota-Gytkjaer, tra i titolari non c’è D’Alessandro che all’andata fece ammattire Florenzi, quella volta schierato laterale a copertura.
Tema tattico scontato al via:Monza a far la gara (vantava alla vigilia il maggior possesso palla di tutta la B!), il Cosenza ad attendere col rosario in mano confidando nei lanci per Caso, con Liotti leggermernte più alto a sinistra e Di Pardo più nascosto a destra. Ritmo discreto, primi 10 minuti fatti da una zuccata fuori misura su corner per il Monza e da due traversoni inguardabili di Liotti e Palmiero, per i padroni di casa. Gara abbastanza sonnolenta, finchè al 14′ arriva, dal nulla, il solito rigoricchio inutile, stavolta provocato da Situm (netta entrata su Valoti jr).
Dal dischetto va lo stesso Valoti e stavolta Matosevic è ko: 1-0 Monza al quarto d’ora.
Primo squarcio di reazione rossoblù al 18′ con un lancio dalle retrovie per Caso, anticipato sulla trequarti da un attento Di Gregorio, così come avviene al 25′ dopo una mezza gaffe in appoggio della difesa biancorossa. Il tiki taka brianzolo ingabbia lo spaesato centrocampo rossoblù, con Carraro e Palmiero inermi, Sy (una delle novità di giornata) a tamponare con buoni risultati sull’out difensivo di sinistra, da dove però il Monza prova di più la giocata.
Il Cosenza pare incatenato e allora, siamo al 35′, Bisoli decide di cambiare (un implicito mea culpa per la formazione iniziale): dentro più effervescenza e centimetri con Laura, fuori Palmiero, fischiatissimo. Risultato:Laura terminale offensivo, con Caso a ronzargli attorno. Cosenza meno gassoso, e primo calcio d’angolo della gara (è il 40′). E’ solo un lampo però, perchè il Monza punge ancora. Carlos Augusto si inserisce a sinistra, appoggia al centro verso Mota Carvalho, e buonanotte,o almeno così pare: infatti il 2-0 Monza viene annullato dal Var per un fuorigioco attivo di Gytkjaer. La prima buona notizia dalla sala Var, e i tifosi sembrano apprezzare e ironizzano (“Vi vogliamo così”).Pericolo scampato, Cosenza ancora in corsa a fine primo tempo.
Secondo tempo con zero variazioni e Cosenza che prova a “fabbricare” l’episodio in grado di cambiare la sorte del match. Ci prova Situm di sinistro attorno al 55′ ma tiro ancora impreciso. Spiove qualche cross dalla sinistra, ma Caso e Di Pardo non sono il massimo per questo tipo di gioco. Spiovente anche per il Monza, ma da destra, al 60′, palla alta. Poco dopo se ne va Laura a sinistra, ma il suo assist non viene arpionato al meglio da Di Pardo, che poi cade. A piccoli passi il Cosenza che, sospinto da Settepolmoni Florenzi e da qualche guizzo di Laura, prova a spaventare il Monza. Ma al 62′ ancora una doccia fredda di rigore, e stavolta è Sy a macchiare la sua discreta gara commettendo l’ingenuità che costa il dischetto. Gytkjaer è glaciale, e stavolta il 2-0 dei brianzoli è valido. C’è tempo anche per assistere a Ciurria che si mangia il 3-0, alle solite soluzioni personali di Caso al 76′ e all’ 89 (Di Gregorio c’è), al quasi terzo rigore concesso ai lombardi (sarebbe statao record ma stavolta è simulazione), all’esordio del giovane Zilli, ai cori dei tifosi rossoblù contro il massimo esponente societario, e a poco altro.
La prima gara del trittico terribile del Cosenza termina come da pronostico, e visti i risultati dei piani bassi, da stasera l’Alessandria spera di fare lo scherzetto e sembra lontanissima.
Tabellino
COSENZA – MONZA 0-2
Cosenza (4-2- 3-1): Matosevic; Situm, Hristov, Sy (Pandolfi), Vaisanen; Di Pardo (Zilli), Carraro (Gerbo), Florenzi, Palmiero (Laura), Liotti (Ndoj); Caso.Allenatore: Bisoli.
Monza (3-5-2): Di Gregorio; Sampirisi, Caldirola, C. Augusto; P. Pereira (D’Alessandro), Ciurria, Barberis, Valoti, Molina; Mota C., Gytkjaer.Allenatore: Stroppa.
ARBITRO: Maresca di Napoli
AMMONITI: Carlos Augusto (M), Ciurria (M), Barberis (M), Valoti (M), Sampirisi (M), Di Pardo (C)
MARCATORI: 15′ Valoti (R), 63′ Gytkjaer (R)
NOTE: Giornata soleggiata ma molto ventosa.
Presenti sugli spalti un nutrito gruppo di reppresentanti delle comunità straniere presenti nell’area urbana di Cosenza- Rende che hanno esposto due striscioni con le diciture “IDENTITÀ DIVERSE UGUALI DIRITTI” e “A COSENZA NESSUNO È STRANIERO”.
Al 44′ annullato, a seguito di revisioen Var, un gol a Mota (M)
Recuperi: 2′ e 4′