La salvezza del Cosenza passa dal Veneto, a quanto pare. E non sarebbe la prima volta dal ritorno in B. Se nella stagione 2018 -19 i lupi di Braglia soffiarono al salvezza in B al Padova e nella scorsa stagione al Vicenza, quest’anno, classifica alla mano, toccherebbe a Cìttadella e Venezia contendere la permanenza a Rigione e compagni.
Si parte il prossimo 27 novembre con la trasferta al “Tombolato”, contro il terzo peggior attacco casalingo (solo 6 gol all’attivo), addirittura il secondo peggiore della cadetteria se si sommano le marcature esterne (11 gol totali). E dire che il reparto offenvio a disposizione di Gorini e costruito dalle mani sagge di Marchetti aveva portato in dote giocatori come Asencio ed Embalo, e i tifosi rossoblù sanno bene di chi stiamo parlando.

Sempre al “Tombolato”, il Cittadella ha vinto solo due volte, e l’ultima lo scorso 9 settembre, quando però a essere matata allo scadere, e un pò fortunosamente, fu la capolista Frosinone.
Stessa minestra per il Venezia, nella cui tana “isolana ” i lupi dovranno recarsi il prossimo 11 dicembre. Impressionante il ruolino di marcia dei laguinari, ancora a secco di vittorie in casa e con la porta sempre bucata dalla prima di campionato (unica squadra a detenere il poco edificante record difensivo).
A intervallare le due trasferte venete un’altra gara di fuoco, quella contro il Perugia attuale fanalino di coda, e altre tre partite tutte da decifrare e tutt’altro che impossibili da mettere a profitto. Ci riferiamo alle due gare interne di dicembre contro il Brescia (terza peggior difesa di B in trasferta) e l’Ascoli (al contrario miglior difesa della B fuori casa) e alla trasferta di Santo Stefano all’Unipol Domus di Cagliari contro una squadra che in casa continua a steccare e si spera sia in vena di regalie festive.
Al di là del resto, togliere ossigeno, certezze e punti alle dirette concorrenti prima che si rifacciano il trucco a gennaio, rappresenterebbe davvero il miglior pacco regalo natalizio da consegnare ai tifosi rossoblù.