Cosenza, che Spal..lata alla salvezza, di Brescianini il gol della vita (1-0)

COSENZA (4-3-2-1) Micai; Rispoli, Rigione, Meroni, D’Orazio; Brescianini, Voca (D’Urso), Florenzi (Agostinelli); Marras (Calò), Zilli (Finotto); Nasti. All: Viali PANCHINA Marson, Martino, Salihamidzic, Vaisanen, Venturi, La Vardera, Kornvig, Calò, Cortinovis, Agostinelli, Finotto, D’Urso.

SPAL (4-2-3-1) Alfonso; Tripaldelli (Dalle Mura), Meccariello, Arena, Dickmann; Maistro (Rauti), Murgia, Zanellato; Tunjov (Fiordaliso), Fetfatzidis (Rossi); Moncini (La Mantia). All: Oddo PANCHINA Pomini, Peda, Dalle Mura, Fiordaliso, Almici, Zuculini, Rauti, Rabbi,Rossi, La Mantia, Ayoub, Contigliano.

ARBITRO Daniele Chiffi della sezione di Padova. ASSISTENTI Marco Bresmes della sezione di Bergamo e Alessandro Lo Cicero della sezione di Brescia. IV UFFICIALE DI GARA Gianluca Grasso della sezione di Ariano Irpino. VAR Paolo Mazzoleni della sezione di Bergamo. ASSISTENTE VAR Matteo Gariglio della sezione di Pinerolo.

AMMONITI: Tripladelli, Meccariello, Marras, Zilli, Arena, Rispoli, Rigione.

MARCATORI: 65′ Brescianini

NOTE: Spettatori: 4619, con sparuta rappresentanza ospite. Prima del fischio di inizio ricordata, con un minuto di silenzio, la tragedia di Cutro. Recuperi: 3′ e 5′

Il destino, a volte, si volta dalla parte giusta. Potrà dirlo da stasera il Cosenza, che con pazienza (e non solo fortuna) mata una Spal mediocre e si rilancia alla grande in zona salvezza (1-0). Potrà dirlo Pepito Rossi che si vede negare il secondo gol al Marulla (il primo di testa) da un piede rossoblù. Sofferenza cronica a parte, resta una buona ottima impressione del Cosenza (edizione Marulla) del secondo tempo e la consapevolezza che con maggiore cattiveria si sarebbe potuta raccogliere qualche briciola in più in una classifica che ora diventa interessante. E tiene aperti tutti gli scenari. I problemi, ambientali e tecnici, quelli restano, ma il ritorno della Curva Sud e il carattere della squadra hanno portato fortuna e punti. Che sia un buon viatico per rispolverare quel fattore C di cui tanto ci si fregia. Dove C stia soprattutto per cuore. La piazza apprezzerà, comunque vada.

FORMAZIONI – Viali dà schiera assieme Zilli e Nasti “coccolati” da Marrasa (e non da Cortinovis). In difesa c’è Meroni e non Vaisanen. Si rivedono Voca in campo e Finotto in panca. Oddo invece ritrova Moncini, in dubbio alla vigilia. Assenti Celia, Prati (match winner contro il Cittadella sette giorni fa), Valzania, Varnier e pure Nainggolan, Prati. Nel primo 11 non c’è nemmeno l’ex La Mantia , ma in questo caso si tratta di semplice panchina.  In panca Rossi, castigatore rossoblù nell’ultimo match giocato al Marulla.

LA CRONACA 

PRIMO TEMPO –  Si inizia  con una Spal più vispa, ma anche con un terreno di gioco reduce dal mini nubifragio del primo pomeriggio che regala traiettorie basse irregolari. E’ così sul primo disimpegno Spal, ma Zilli non ne approfitta. E’ bravo inevce al 4′ Murgia a caricare il tiro da fuori area, la palla sibila di poco a lato di Micai. Al 5′ contatto in area Zilli – Maistro: Chiffi e il Var hanno altri piani. Ancora Spal e ancora Murgia al minuto 10′ e su punizione, ma Micai controlla con volo plastico una traiettoria che si abbassa ma non fa male. Primo segno di Cosenza un minuto dopo, ma la punizione di Brescianini da sinistra provoca solo una sporcatura difensiva e il conseguente corner. Gli esterni di Viali hanno licenza di offendere, ma in realtà a un Rispoli più alto si contrappone, dal lato opposto, un D’Orazio pià cauto. E comunque l’attitudine rossoblù a sfondare da destra è visibile. Il Cosenza si alza e adotta un pressing scolastico ma efficace, la Spal lascia correre e però rischia al 18′ quando da una deliziosa iniziativa, per una volta da sinistra, di Florenzi, nasce un invito per Zilli che non ci arriva, poi D’Orazio dal limite, e palla contrata. Il Cosenza insiste, la ritrovata Sud alza i decibel, Zilli sonnecchia e d’altronde di testa la Spal non ne concede una. In tutto questo bailam, l’arbitro Chiffi trova modo, con qualche fischio/non fischio cervellotico, di farsi fischiare dal Marulla. E però il direttore di gara non sconti neanche alla Spal, ammonendo nel primo quarto di gara, i due difensori ospiti Tripaldelli e Meccariello (segnalato molto in difficoltà su Zilli e Nasti). E mentre si aspettano segnali migliori da Brescianini (arriveranno!), il “biondo” ci prova ancora su insidiosa punizione dallo spigolo d’area al 24′, ma la mira è quella che è e la Spal respira. Vivace, dall’altra parte a sinistra, Tripaldelli, ma Marras, costretto spesso al rinculo dalle folate di Rispoli, se la cava. Se la cava eccome anche la Spal al 28′ quando una super discesa di Rispoli è conclusa, tra gli improperi, con un tracciante che non è nè carne nè pesce. Lì il tiro era d’obbligo ma per la Spal la corsia sinistra difensiva inizia a diventare un problema. Al 29′, però gli estensi hanno modo di respirare, e per poco una girata di testa di Zanellato a centro area non fa malissimo: la sfera termina alta. Alla mezz’ora si rivede il Sole ma anche la Spal, più mobile sui blocchi di partenza e più vivace anche a destra. Al 34′ però è l’ennesima discesa florenziana  a mandare in tilt Meccariello e la Spal che in qualche modo si salva ma mostra ancora una volta tutta la propria fragilità difensiva e nell’uno contro uno. Un delitto per il Cosenza non approfittarne. E un delitto pure offrire spazio e profondità a Moncini al 35′, ma il piede di Micai tiene in piedi lo 0-0 . Al 39′ bella gomitata, seppur in caduta, di Murgia su Zilli (entrambi scuola Lazio), ma di gialli nemmeno l’ombra. E’ tempo di accelerare per i lupi ma il Cosenza si perde nei tacchi di Marras (ammonito al 43′, salterà Frosinone, e non sarà il solo) e nell’atavica sterilità che ne frena gioia e ambizioni. E la via degli spogliatoio è lì, a decretare la fine dei primi 45′, sullo 0-0. Ma prima c’è ancora spazio per un paio di cosette: dalla botta dal limite di Florenzi, stornata da Alfonso in corner, alla stoccata dal limite di Maistro, che si stampa sul montante. E sarebbe stato l’ennesimo gol subito in “zona Cosenza” (!)

 

SECONDO TEMPO – Nella Spal Dalle Mura in difesa e Fiordaliso in mezzo al campo, il Cosenza (senza cambi) si fa attendere al rientro in campo. E anche sul terreno verde è, come in avvio di primo tempo, più Spal che rossoblù. La prima idea dei ragazzi di Viali è un tiro di Brescianini, ben custodito da Alfonso, ma è dall’altra parte che quasi quasi non si compie il fattaccio: contropiede sul filo di Fetfatzidis, scarico corto per l’accorrente Fiordaliso e traversa piena, ma era off side di partenza del greco. Una delle tante inutili emozioni “regalate” dal Var, che però costa un giallo alla panchina bruzia. Ma resta l’impressione, quella sì vera, che alla Spal basti una briciola per innescarsi. A innescarsi è però ancora il Cosenza e ancora con Rispoli, dopo una ribattuta della difesa estense, ma Alfonso dice ancora no; è il 54′. Passano quattro minuti e scocca l’ora dell’ingresso dell’ex La Mantia. Ma al 65′ scocca l’ora rossoblù: cross lungo di D’Orazio, Zilli arpiona e scarica all’indietro per Brescianini che stampa in porta il gol della vita: 1-0. E’ un altro Cosenza e al 68′ un’altra conclusione del limite, del solito spettacolare Florenzi, fa la barba al palo. Al 70′ Cosenza grida ancora al gol ma Finotto, appena entrato, spreca. La Spal incassa il colpo, si smarrisce, ma non molla . lo ribadisce il colpo di testa di La Mantia al 71′ che sibila a lato tra le preghiere del “Marulla”. Il Cosenza sa che deve chiuderla e al 74′ manda in battuta Marras, ma la sfera si perde di poco alta. A un quarto d’ora dalla fine rivoluzione Viali: dentro D’Urso, Calò e Agostinelli, fuori Marras, Voca e Florenzi.Non manca qualche dubbio sulla scelta, al netto della stanchezza dei tre. I colpi di scena, però, non sono finiti qui, perchè al 76′ c’è spazio anche per Pepito Rossi. Cosenza ancora vicino al raddoppio due minuti dopo, con la punizione maligna di Calò, per Alfonso altro lavoro extra. E che parate anche su Nasti, due volte, e D’Orazio! Se la Spal resta dentro la gara è solo merito del suo pipelet e colpa dell’imprecisione del Cosenza sotto porta. E grida anche lei, la Spal, al gol all’89’ quando il tiro a botta sicura di Rossi, ancora lui, è respinto sulla linea. Sarebbe stato davvero troppo. E infatti il destino, stavolta cambia orizzonti e guarda in casa rossoblù. E nonostante il gol annullato a Nasti nel finale, da stasera per il Cosenza, classifica alla mano, inizia (forse) un nuovo campionato.

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