COSENZA : Micai, Rispoli, D’Orazio, Meroni, Rigione,Brescianini, Florenzi (D’Urso), Cortinovis (Delic), Voca (Calò), Marras, Zilli (Nasti) all: Viali
Panchina: Marson, Venturi, Martino, La Vardera, Prestianni, Calò, Kornvig, Salihamidzic, Agostinelli, D’Urso, Delic, Nasti
REGGINA (4-3-3): Colombi; Pierozzi, Cionek, Terranova, Liotti (Bouah); Fabbian, Majer, Hernani (Crisetig); Canotto (Rivas), Gori (Strelec), Cicerelli (Camporese) all: Inzaghi
Panchina: Contini, Lagonigro, loiacono, Menez, Crisetig, Bouah, Galabinov, Strelec, Camporese, Lombardi, Bondo, Rivas
ARBITRO: Doveri di Roma 1
GUARDALINEE : Bindone e Imperiale
IV UOMO: Pascarella
VAR: Abbattista
AVAR: Sozza
AMMONITI: Cortinovis, Crisetig, Menez (dalla panchina, per proteste), Meroni, Calò.Nasti, Marras.
MARCATORI: 44’Gori, Nasti 90′ e 91′
NOTE: Serata non eccessivamente fredda. Spetttaori circa 3mila con circa 700 supporters ospiti. L’incasso della gara sarà devoluto in favore dei minori superstiti della tragedia di Steccato di Cutro, per la quale è stato osservato un minuto di raccoglimento a inizio gara. Entrambe le squadre hanno giocato con la fascia nera al braccio in segno di lutto. Recuperi 1 e 5′
La resa era scritta. Il Cosenza aveva sprecato, vera stato punito da una Reggina formato risparmio (un tiro e un gol nel primo tempo) poi si addormentava, andava in apnea e quando rimetteva la testa fuori sbatte ancora, fatalmente, contro Colombi. “Sipario” avrebbe detto qualcuno. E invece? Il Cosenza è vivo e da stasera può, deve, iniziare un altro torneo. Per la Reggina delusione atroce e quinta sconfitta in 6 gare.
Il Cosenza alla disperata caccia di punti sopravvivenza e di un successo che, in B contro gli amaranto manca addirittura dal 24 marzo 1996 (Tatti – Lucarelli!). Amaranto seguiti da oltre 700 tifosi e senz’altro più distesi dopo il successo contro il Modena che ha interrotto un filotto negativo di 5 sconfitte in 6 gare.
Rimbomba fragoroso, ancora una volta, il vuoto delle due curve rossoblù. I fuochi d’artificio sparati dai tifosi rossoblù rimasti fuori dallo stadio a inizio gara la dicono tutta su un derby spigoloso, caldo, anomalo.
LE FORMAZIONI – Viali perde Vaisanen durante il riscaldamento (dentro Rigione) e ripone in panchina Calò e Venturi, riabbracciando dal primo minuto Florenzi e dando un’opportunità anche a Zilli (out Finotto, convocato ma in tribuna). Marras, Florenzi e Cortinovis spostato più avanti) a fare da guastafeste dietro la giovane punta rossoblù. Inzaghi, senza Obi, Ricci, Gagliolo e Di Chiara. Ci sono gli ex rossoblù Liotti, a sinistra, e Gori, boa d’attacco. Molti dei titolari amaranto, spicca Menez, in panchina.
C’è l’internazionale Doveri di Roma 1 a dare il via alle ostilità.
LA CRONACA – Inizio timido, si avverte la tensione del derby, almeno in campo.Primi segni di Cosenza dopo 11 minuti, con tre corner di fila, solo briciole in area amaranto. La ritrovata presenza di Florenzi promette qualcosa in più a sinistra, e in effetti i lupi lo cercano e lui prova a sparigliare le carte della difesa di Inzaghi, assieme all’ex Cortinovis (non l’unico, c’è anche Micai in campo). Al 23′ rispondono gli ospiti con una mischia generata da un affondo di Canotto a sinistra, sbroglia la difesa di casa. Al 36′ l’unico bafgliore del primo tempo, Florenzi lavora palla a sinistra per Cortinovis, cross basso, velo di Zilli a centro area, palla Marras che scarica a sinistra per l’accorrente Rispoli, palla alta: Cosenza mai così vicino a sbloccare questo derby anomalo. Ci riecse la Reggina, con l’ex più atteso, quel Gori che sfrutta una indecisione a limite d’aria di Brescianini dopo uan respinta difensiva e di sinistro uccella Micai che tocca ma non sventa. Reggina in vantaggio al primo tiro in porta, a un soffio dall’intervallo, in quella che ormai può essre definita la “zona Cosenza” (ahi). Finale di tempo così amaro non poteva esserci.
E amarissimo è anche l’inizio della ripresa; da Cortinovis un tracciante d’oro per Zilli che spara addosso a Colombi in uscita. Viali non cambia ma non cambia, è questa l’impressione, neanche la partita del Cosenza. La Reggina addormenta gioco e partita, imponendo la maggiore qualità. Cortinovis, tra i più propositivi assieme a Brescianini, scuote la testa, e non è un bel segno. Lo è, eccome, il lungo applauso che accompagna Gori all’uscita dal campo. Viali sceglie invece Calò, per un Cosenza sostanzialmente fermo, troppo basso e ingabbiato dalla calma del palleggio reggino. Prova a rompere la ragnatela, Florenzi, il cui tentativo a giro dal limite (63′) non spaventa Colombi che blocca senza affanni. Viali gioca la mossa della vita, con D’Urso e Nasti per Florenzi (calato alla distanza da un buon inizio) e Zilli. Verrà ripagato, con gli interessi.
E al 71′ il Cosenza batte un colpo, ma sul cross di Calò D’Orazio spreca davanti a Colombi che si esalta di piede. Inzaghi fiuta il pericolo e si imbottisce con l’ex Camporese al posto di Cicerelli, decidendo di fatto, di lasciare la platea ai lupi. Al 73′ però gli amaranto, sornioni, per poco non graffiano ancora, ma un guizzo di Micai impedisce a Strelec la gioia del secondo gol consecutivo. A dieci dalla fine c’è ancora luce per D’Orazio alla conclusione, ma la stessa esce larga. Termina qui la gara ordinaria, si spalancano le porte di un’altra partita, epica.
E’ l’89’, e quando tutto sembra finito, l’ultimo battito è rossoblù, ed è vincente: Delic lavora palla a sinistra e la crossa al bacio, testa di Nasti, la sfiora Terranova, si gonfia la rete, e il cuore di Cosenza. Ma non è finita, passa un minuto e il Marulla rossoblù, dentro e fuori, esplode. D’Urso crossa da destra e la girata di Nasti, bellsisima e vitale, fa impazzire Cosenza.
Da Lucarelli a Nasti. Dopo 27 anni, il derby cadetto tra Cosenza e Reggina parla di nuovo rossoblù