Cosenza Calcio, vero o falso? Molte voci, zero acquisti, una certezza. Facciamo chiarezza

Cosenza è notoriamente città nella quale la passione calcistica va di pari passo con l’aspettativa verso scenari migliori. E in questa fase storica, che vede i lupi alla quinta partecipazione consecutiva in Serie B ma con una tifoseria stressata dalle ultime vicende sportive e però sempre innamorata della propria squadra, ogni giorno potrebbe essere quello buono per il cambio di marcia, la svolta, la rivoluzione, chiamatele come volete. Come non ricordare, dodici mesi fa, le voci di una presunta trattativa con una cordata russa facente capo al magnate Usmanov, poi bollata dal numero uno silano come boutade, e smentita dallo stesso Usmanov una settimana prima dell’inizio del conflitto russo – ucraino.

E così, tra una contestazione e una speranza legata ai risultati di Viali e ai prossimi acquisti del ds Gemmi, strisciano e si insinuano nelle fantasie dei tifosi alcuni scenari, societari e tecnici. Cosa c’è di vero?

Iniziamo dalla questione societaria. La vicenda Conad, fulmine a ciel sereno nel panorama monolitico di guarasciana fattura, ha per qualche ora reso più fluida una situazione che, ad oggi ed è  bene chiarirlo, vede il patron rossoblù saldamente in sella alla macchina societaria. Un conto è una sponsorizzazione, e magari l’acquisto di quote societarie, altro sarebbe una acquisizione totale, in tempi rapidi, dell’intero pacchetto azionario. Farebbe forse felice la gran parte dei tifosi, ma ad oggi questo è uno scenario lontano, e sarà bene trovare una sintesi, una quadra, che consenta alla squadra, che poi è quella che segna e tiene la città tra le città che contano nel panorama della pedata nazionale, di vivere con assoluta serenità quel che ci attende da qui al mese di maggio. Il Cosenza, questo Cosenza, a oggi può far gola, ma gli abboccamenti che pure ci sarebbero stati (ultimo quello condotto per conto del tandem Pagliuso jr – Citrigno), non paiono aver smosso le acque. Questione di cifre.

 

 

Sul fronte tecnico, invece, mister Viali è invece alle prese con le prime serie valutazioni sul gruppo che ha in mano. Scremare (6-7 elementi) e rifondare laddove serve, in continuità con quanto di buono espresso, a sprazzi, sin qui. Stando così le cose, sarà difficile vedere intervenire il Cosenza nel mercato svincolato per concretizzare operazioni che pure da qualche parte vengono accostate ai rossoblù. Poi c’è la galassia delle idee “strong”, come quella di portare in riva al Crati giocatori del calibro di Pepito Rossi o del portiere Marchetti. Ma, se per il portiere ex Lazio non paiono esserci i presupposti pratici per l’approdo in Calabria, Rossi, a patto che stia bene, è lontano e non poco dal Cosenza, un po’ per le cifre chieste, un po’ per i soliti dubbi sulla sua condizione fisica. E i lupi non sarebbero i soli nella corsa al talento di cristallo: alla sua porta avrebbe bussato , tra le altre, il Perugia.

Sintetizzando, molte voci, qualche flirt, magari solo abboccato, nessun acquisto, un nuovo allenatore che è nel pieno del proprio casting, un direttore sportivo che sta proiettando a gennaio i propri desiderata tecnici, e una proprietà che è destinata, almeno per ora, a non cambiare i propri connotati.

Tutto, insomma pare cambiare, a patto che nulla cambi. E allora avanti così fino alla meta. Ma una certezza  c’è già e non ammette controprova: il mercato e i risultati sul campo parleranno con una voce sola, definitiva e più rumorosa più di tutte le voci di queste ore.

guarascio

 

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