Cosenza, caduta netta e senza alibi

Non ci sono attenuanti, scusanti e alibi. La sconfitta è netta e fa male, ma bisogna ripartire subito fin dalla prossima difficilissima partita

Nella vita ci sono obiettivi che si possono raggiungere e altri inarrivabili. Non è una questione di mancanza di fiducia, di voglia e di caparbietà, ma piuttosto di assenza di mezzi per riuscirci.

Quando poi hai di fronte un ostacolo praticamente insormontabile, tutti i tentativi risultano vani. Certo, non si può dire che l’impegno è mancato, ma da solo non basta.

Il Cosenza che ha affrontato la Reggina un’ora fa è sceso in campo convinto di potersela giocare alla pari, e a giusta ragione. Ma poi nel calcio, oltre a crederci fermamente, servono quei mezzi accennati sopra.

I rossoblù questi mezzi non ce li hanno, almeno non adesso. È una squadra giovane, che crescerà sicuramente nel prosieguo della stagione, ma attualmente è incapace di confrontarsi con rulli compressori come gli amaranto di Inzaghi.

Eppure quella serie di calci d’angolo all’inizio che avevano dato qualche chance ai lupi, ingannando chi era allo stadio e davanti alla TV.

Poi è arrivato subito dopo il gol di Rivas, grazie alla complicità di una difesa poco reattiva e di Matosevic che non ha coperto a dovere il proprio palo.

Monologo amaranto fino al 3-0

Da quel momento in poi, tutta la voglia, la caparbietà e la cattiveria agonistica dei rossoblù è sparita in un sol colpo. La Reggina ha continuato a menare le danze, è andata vicina al raddoppio in un paio di occasioni e poi è riuscita a ottenerlo a inizio secondo tempo con Menez.

Il pubblico di fede amaranto presente sugli spalti ha iniziato anzitempo i festeggiamenti, consapevole che davanti c’era una squadra, la loro, praticamente perfetta, e dall’altra un Cosenza rassegnato, svuotato, irriconoscibile.

Il 3-0 di Pierozzi è servito soltanto ad alzare il livello di entusiasmo e basta, perché il risultato non è mai stato in discussione e mai lo sarebbe stato.

Tutto ciò che il Cosenza è riuscito a fare dopo è frutto soltanto del naturale calo di tensione e di intensità della Reggina. Adesso bisogna soltanto metabolizzare subito questa pesante sconfitta nel derby perché sabato prossimo arriva al Marulla il Genoa, altra big in Serie B.

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