“Il numero da lei chiamato è impegnato in un’altra telefonata”. Il cellulare di Zdenek Zeman è un pò la cartina al tornasole di un gioco di incastri che vede il Cosenza con la panchina ancora scoperta e soli 4 giorni per preparare l’importante sfida “salvezza” di Pisa, e il tecnico boemo da più parti tirato per la giacchetta nella corsa alla guida tecnica bruzia.
Il boemo, reduce dal trattamento non proprio ortodosso ricevuto dai vertici del Foggia alla fine della passata stagione, si è detto ancora voglioso di mettersi in gioco. Una necessità quella rossoblù, e una volontà, quella del boemo, che in queste ore provano a sposarsi. Ma non sarà facile.
Così come non è facile, in queste ore, interloquire con colui che trasformò una periferia del calcio in un parco giochi calcistico e riuscì a farsi odiare dal sistema pre Calciopoli e amare dalle due sponde della Capitale, lanciando con coraggio talenti (da Signori a Insigne) e prendendo a volte sonore cantonate.
E allora abbiamo interpellato chi Zeman lo conosce profondamente per averne condiviso, da tifoso, le gioie romane. Parliamo di Francesco Repice, voce di punta della redazione sportiva di RadioUno. L’intera intervista verrà proposta nelle prossime ore sui canali di Cosenza Post e alla trasmissione “LupiSiNasce” ma per Repice non ci sono dubbi su chi sia il profilo adatto per una piazza delusa e un torneo che non aspetta. “Con tutto ripsetto per la voglia di emergere dei giovani – attacca Repice – penso che solo un tecnico di esperienza possa dare quel che serve a questo Cosenza. E nessuno meglio di Zeman incarna lo spirito di cui vi sto parlando. Sa gestire la squadra, lo spogliatoio, l’ambiente, i rapporti societari, e saprebbe valorizzare un parco giocatori che a mio parere è assolutamente da salvezza”.
Insomma, un endorsement in piena regola. Con Pisa alle porte, c’è una situazione tecnica da normalizzare al più presto. Le prossime ore, secondo quanto riportato dal comuinciato della società, saranno quelle decisive in tal senso.