Il libro di Francesco Ceniti sulla morte di Denis Bergamini è uscito oggi. Intanto continua l’udienza che dovrebbe finalmente porre fine a questo doloroso caso
È uscito il libro di Francesco Ceniti sul caso Denis Bergamini dal titolo “Nel nome di Denis. La storia vera di Bergamini, il calciatore ucciso due volte”.
Nel corso degli anni, il giornalista ha seguito prima il caso e poi il processo sulle colonne de La Gazzetta dello Sport.
Una vicenda che, fin dall’inizio, ha nascosto diversi lati oscuri. Era il 18 novembre del 1989 e il corpo senza vita del centrocampista del Cosenza venne trovato sulla Statale 106, vicino a Roseto Capo Spulico.
Archiviato dagli acquirenti come caso evidente di suicidio, la ricostruzione dei fatti ha convinto veramente poco i parenti della vittima, ma anche gli amici e i compagni di squadra del calciatore.
Con questo libro, Francesco Ceniti ha voluto un po’ ripercorrere il percorso giudiziario fino a quando, finalmente, la verità è emersa.
Caso Denis Bergamini: cos’è successo durante l’udienza
Durante l’udienza del caso Denis Bergamini, sono stati portati alla visione della Corte e dei giudici popolari alcuni importanti reperti, tra cui una catenina, le scarpe e l’orologio che lo sfortunato calciatore indossava la sera in cui scomparve.
L’udienza, arrivata al numero 22, è iniziata con l’apertura della scatola in cui erano appunto contenuti tali reperti, che esternamente appaiono completamente intatti.
“La loro perfetta conservazione smentisce quanto dichiarato dall’imputata Isabella Internò”, ha dichiarato Fabio Anselmo, avvocato di parte.
Ad essere ascoltate durante l’udienza la sorella di Alfredo Rende e la vedova di Mimmolino Corrente, i due factotum della società rossoblù negli anni di militanza di Bergamini. Natalia Rende ha ricordato quando suo fratello prese all’obitorio di Trebisacce le scarpe di Denis.
Poi è stato ascoltato l’ex compagno di squadra Giorgio Venturin. Alla vigilia della partita contro l’Udinese della stagione 1988-89, i due calciatori si scontrano fortuitamente e Bergamini rimediò una frattura alla tibia.
Venturin ha voluto ricordare come l’ex centrocampista rossoblù non batte ciglio e continuò ad allenarsi con più volontà per tornare presto a giocare.