Calciomercato Cosenza: il lavoro di Gemmi può definirsi ottimo

Gemmi ha lavorato bene sul mercato, mettendo a disposizione al tecnico Dionigi una rosa competitiva. Adesso la parola passa al campo

La chiusura del calciomercato pone fine a tutte le notizie su acquisti e cessioni che hanno tempestato la cronaca calcistica negli ultimi due mesi.

Se le varie società hanno operato bene oppure no lo dirà il campo da gioco. Del Cosenza cosa si può dire? O meglio, come giudicare l’operato del direttore sportivo Gemmi?

Stando ai sedici volti nuovi giunti nella città ai piedi della Sila, non può essere che positivo. Naturalmente, come detto poc’anzi, saranno i risultati a parlare.

I rossoblù domani pomeriggio saranno impegnati nella difficile trasferta di Terni. Al cospetto avranno una squadra che vuole subito riscattare la pesante sconfitta subita a Modena.

Poi ci sarà il Bari in casa, formazione annoverata tra le protagoniste in Serie B. I pugliesi hanno finora raccolto 5 punti in tre gare, ma non vuol dire nulla.

Dopo il Bari arriva lo scontro fuoricasa con il SudTirol dell’ex allenatore Pierpaolo Bisoli che, dopo le recenti uscite al vetriolo, vorrà dimostrare alla dirigenza del Cosenza l’errore commesso dalla mancata riconferma.

Insomma, le prossime due partite diranno molto oppure nulla. Fatto sta che in Via degli Stadi il clima sembra cambiato rispetto alle stagioni passate. La gestione sportiva attuale ha abbandonato quel caratteristico “andamento lento”, sposando invece la risolutezza necessaria per non soffrire più.

Il calciomercato rossoblù di spessore

Il merito di questo cambiamento è tutto di Gemmi, che ha fatto capire come la normalità sia la base per costruire qualcosa di positivo, partendo appunto da un calciomercato oculato.

Se l’intento è di disputare una stagione di alto livello e trasformare il mix di calciatori di esperienza e di giovani in una mina vagante, le premesse pare esserci tutte.

Calò rappresenta il fiore all’occhiello in questa rosa, mentre l’esperienza di Rispoli è la sicurezza che mancava da un po’. Poi ci sono giovani di prospettiva e di belle speranze, ma anche calciatori che avevano bisogno di rilanciarsi dopo anni non positivi (Brignola e D’Urso).

Ora tocca all’allenatore Dionigi tirare fuori il meglio da tutti e trovare il giusto assetto per affrontare nel miglior modo possibile questa difficile stagione di Serie B.

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