Precedenti: il bunker del Pordenone regge e il sogno B del Cosenza sfuma

Undicimila cuori rossoblù affollano gli spalti del “Marulla” per la prima sfida in assoluto tra Cosenza e Pordenone in riva al Crati.

De Angelis visibilmente commosso al termine di Cosenza-Pordenone (photo Cavaliere)
De Angelis visibilmente commosso al termine di Cosenza-Pordenone (foto Cavaliere)

Il pubblico delle grandi occasioni ha deciso di stringersi intorno ai ragazzi di Stefano De Angelis per realizzare un sogno. È da quel maledetto 2003 che il Cosenza non scorge così da vicino all’orizzonte il traguardo Serie B. La stagione è quella del 2016/2017 e la sfida con i ramarri è valida per il ritorno dei quarti di finale dei playoff di Lega Pro. I Lupi sono arrivati ad affrontare il Pordenone sbarazzandosi agevolmente della Paganese; poi soffrendo, e non poco, nella doppia sfida con il Matera.

La gara di ritorno nella città dei sassi infatti è stata da crepacuore e c’è voluto un Perina in stato di grazia per strappare la qualificazione. Anche al “Bottecchia” le palpitazioni sono all’ordine del giorno e si trasformano in maledizioni quando al minuto 97 (sì, avete letto bene, 97) Semenzato spezza la resistenza rossoblù.

Qualche giorno dopo l’atmosfera su via degli Stadi è infuocata. Il presidente del Pordenone Lovisa rimane estasiato dalla passione dei tifosi bruzi e a fine gara dirà: “Non ho mai visto un pubblico così, neanche in Serie A”. Avrà tremato al boato assordante della folla sul sinistro vincente di Letizia per poi tirare un sospiro di sollievo alla vista della bandierina alzata del guardalinee, che, di fatto, annulla il gol che avrebbe riportato la contesa in perfetta parità.

Sospinto dal pubblico il Cosenza ci crede e si riversa nella metà campo avversaria. Al 76′ il portiere degli ospiti Tomei rimane immobile sul colpo di testa angolato di Mendicino. Solo una preghiera lo salva dalla capitolazione, con la palla che esce di un soffio. Stessa sorte per l’inzuccata di Caccetta qualche minuto dopo. Finisce a reti bianche, con le lacrime dei giocatori di casa e di mister De Angelis. Alla final four di Firenze ci vanno i friulani.

Achraf Lazaar, inutile il suo gol nella sfida dell'anno scorso (foto De Marco per IlCosenza.it)
Achraf Lazaar, inutile il suo gol nella sfida dell’anno scorso (foto De Marco per IlCosenza.it)

La seconda edizione di Cosenza – Pordenone va in scena nella stagione ’19/’20. I ramarri sono l’autentica rivelazione del campionato. Sotto la guida di un tecnico esperto come Attilio Tesser hanno sovvertito ogni pronostico e alla loro prima esperienza in cadetteria stanno andando oltre ogni più rosea aspettativa. Situazione diametralmente opposta per i padroni di casa che, invece, sono impantanati nelle sabbie mobili della bassa classifica.

Il finale del “San Vito – Gigi Marulla” rispecchia le previsioni dei bookmakers alla vigilia. Vince il Pordenone grazie alla doppietta di Strizzolo. Tardiva la reazione dei lupi che tornano in partita nel finale con il gioiello di Lazaar ma non riescono ad agguantare il pari.

(Immagine di copertina Cavaliere)

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