COSENZA – BENEVENTO 1-0
Ancora gol di testa del difensore, e stavolta è vittoria! Matosevic e la traversa fermano i sanniti
COSENZA:Matosevic, Carraro, Rigione (C), Caso, Vaisanen, Camporese, Gerbo, Larrivey, (Pandolfi) Florenzi, Situm, Di Pardo (Liotti), Caso (Zilli). All: Bisoli
BENEVENTO:Paleari, Letizia (C), Acampora,Elia (Moncini), Farias (Tello),Vogliacco,Improta,Ionita (Brignola), Viviani,Forte, Barba. All: Caserta
ARBITRO: Sozza di Seregno (MB)
AMMONITI: Elia (BN)
MARCATORI: 86′ Camporese
NOTE: serata piacevole, temperatura attorno ai 13 gradi. Recuperi: 1′ e 4′
Molti ci speravano, pochi ci credevano: e invece il Cosenza fa il colpo..di testa. Batte per la prima volta in B il Benevento e si rimette clamorosamente sulla scia dell’Alessandria. La resurrezione che non ti aspetti e che ripaga il popolo rossoblù di tante sfortune fin qui occorse. La risolve Camporese, e sarà una Pasqua di passione, in attesa di conferme già dalla prossima. Il Benevento, che cercava la quarta vittoria consecutiva per la A diretta, paga gli errori, la sfiga sotto porta, un Matosevic formato super e un pò di presunzione, col finale affrontato con tante, troppe punte.
Bisoli ritrova gli squalificati e piazza Gerbo e Florenzi ai lati di Carraro, con Di Pardo a destra e Situm convertito a sinistra. La difesa a 3 davanti a Matosevic e il tandem Caso e Larrivey completano il 3-5-2. Il Benevento recupera Letizia e disegna un 4-3-3 con Letizia e Improta con licenza di offendere assieme a Forte.
Cosenza più pimpante in avvio, specie sotto il profilo della pressione. Il primo squillo, però, è della Strega, al 5′, con il piatto docile di Farias dal limite d’aria.Ma l’occasione dei lupi al 10′, è di quelle d’oro: Carraro scaglia di sinistro da fuori, parata di Paleari e sulla ribattuta Caso cincischia e si decentra graziando gli ospiti. Primo quarto d’ora indenne per i lupi, corti e abbastanza armonici tra i reparti.Il Benevento, tuttavia non sta a guardare e al 24′, su una palla persa ingenuamente da Larrivey sulla trequarti, Farias, su invito di Viviani spreca incredibilmente davanti a Matosevic. Dall’altra parte, siamo al minuto 29, Rigione segnerebbe pure sulla punizione di Carraro, ma è carica sul portiere: urlo inutile del Marulla. I ragazzi di Bisoli se la giocano, il centrocampo stavolta sembra reggere alla pressione campana, Florenzi fa il Florenzi, Situm si fa apprezzare a sinistra. Proprio da una idea del croato nasce lo spunto di Caso al minuto 34′, traiettoria a giro che cade non lontana da Paleari. Al 39′ è il turno di Forte che raccoglie un assist del solito Farias e dall’interno dell’area, decentrato, spara alto. E’ l’ultimo sussulto di un primo tempo più in linea con la cadetteria per i lupi.
Il ritorno in campo è elettrico: dopo nemmeno 30 secondi, Gerbo sbaglia l’uscita e Acampora guadagna punizione dal limite: ma Forte non fa l’Esposito. Poco dopo ancora Benevento che su ribaltamento di fronte si mangia un altro gol con Acampora. Il Cosenza si abbassa ma al 51′ Carraro arpiona un pallone a centrocampo e lancia Caso che sconta la marcatura pesante e non fa male.Poi tocca a Improta non approfittare di un regalone rossoblù. La sfida diventa una giostra, con il Cosenza che se non altro prova a sfruttare i corridoi lasciati dalla voglia di vincere degli ospiti.
Al 58′ Acampora falcia Caso sotto gli occhi di Sozza, poco dopo l’episodio si ripete ma il fischietto di Seregno è per l’arbitraggio all’inglese e il Cosenza allora non trova quasi mai la scintilla per riposare e risalire.Quasi, appunto, infatti al 60′ bella discesa di Di Pardo e cioccolatino proprio sul più bello, per Florenzi che però ciabatta su Paleari: Cosenza ancora prigioniero dei suoi limiti offensivi.
La giostra continua girare e regalare emozioni e così al 61′ è Matosevic a dire no di piede a Letizia.
Al 63′ fuori Gerbo per Kongolo, e un minuto dopo è la caduta in area di Scitum a provocare il solito niet dell’arbitro. Zero rigori ma tracce di Cosenza. Altro giro altra corsa e al 67′ è Tello a scappare davanti a Matosevic, bravissimo a levargli palla dai piedi. Al 72′ Vaisanen si immola su Improta, resta e terra e sulla continuazione dell’azione qualche giocatore avversario fa una brutta figura chiedendo il lancio lungo perchè col finlandese a terra non scatta il fuorigioco. Che dire, chapeau!
Ma non c’è tempo per il fair play, il Benevento, che ora ha anche Moncini in campo, ci riprova con Viviani dal limite dopo un corto rilancio di Scitum in disimpegno: sfera alta. I sanniti fanno sul serio e al 79′ c’è ancora Matosevic, stavolta su Acampora. Ai lupi resta la corsa e un atteggiamento comunque diverso da altre circostanze. I neoentrati Pandolfi e Kongolo, lenti, sembrano incidere poco, ma saranno anche loro vitali nella gestione palla finale. Di contro, Caserta si sbilancia mettendo anche Brignola davanti, ma l’errore si rivela fatale. Caso ci riprova all’85, ma la sua conclusione è sporcata in corner. Corner delizioso, al bacio, di Florenzi e ancora lui, Michele Camporese, di testa fa 1-0. Quarto gol da quando è in riva al Crati, miglior marcatore della Serie B, di testa. Una sentenza. E il Marulla impazzisce, in attesa del recupero da sempre “nemico”. Ma stavolta c’è qualcosa che quadra, e anche gli episodi si mettono a tifare Cosenza: è infatti il 91′ quando Brignola stampa la traversa con il tocco del solito Matosevic. E’ l’ultimo brivido di una serata pazza, con sopresa finale. Dopo Brescia e Lecce, anche il Benevento perde punti al Marulla. E con il più 3 sul Vicenza e il -1 sull’Alessandria, e perchè no, il -6 sulla Spal, per i lupi si aprono nuovi orizzonti. A patto di non fermarsi qui, sul più bello.
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