Il Cosenza non convince i bookmakers: è ancora tra le probabili retrocesse. Ma il toto-quote è un portafortuna.

Gli scommettitori perdono il pelo ma non il vizio. Facendo i dovuti scongiuri, e sperando che si sbaglino anche quest’anno, è già partita la scommessa alle papabili retrocesse dalla cadetteria. E il Cosenza riceve, tanto per cambiare, un’altra statuetta a candidata alla terza serie.

Se negli ultimi 4 campionati di B la quota play out ha sempre oscillato tra 35 e 38 punti, con esclusione dell’anomalo torneo 2019-20 (Perugia ai play out con 45 punti, Cosenza salvo a 46), in quello attuale, mantenendosi l’attuale media punti(poco più di 1,07 a partita) fatta registrare dalle battistrada della zona bassa, tra cui lo stesso Cosenza,  si agguanterebbe il play out a quota 41.

Ma i calcoli fatti alle porte del Natale restano fini a se stessi. Il mercato di riparazione, si sa, è spesso capace di “dopare” statistiche e gerarchie di classifica.

Veniamo ai numeri: secondo i principali siti di scommesse il Perugia sarebbe l’inidiziata numero 1 al declassamento (salvezza data in media a 1,42), seguirebbe proprio il Cosenza a 1,48, poco staccato il Venezia quotato a 1,62. Dunque una idea netta, quella dei bookmakers, su 3 squadre che hanno cambiato tecnico e continuano a stentare, ma con sfumature e accenti diversi. Se infatti il Perugia del Castori- bis mostra carattere ma ancora tante, troppe pecche e il punto di Modena è poco più di un brodino, giudicare Venezia e Cosenza, che pure hanno offerto qualche spunto positivo, sarebbe esercizio inutile e prematuro.

Staccato di molto, ma secondo le quote in piena bagarre play out, ci sarebbe un folto plotone di squadre: parliamo di Como, Palermo, Modena e Cittadella (tutte date a 3,10).

Ecco che allora il crocevia di domenica al “Tombolato” di Cittadella diventa cruciale. Chi dovesse farlo proprio aumenterebbe le proprie chance di permanenza, restando in scia del treno di squadre che scappa in inverno per evitare guai maggiori in primavera.

I tifosi rossoblú attendono riscontri sul campo e, in fondo, pensano che forse questa storia dei bookmakers poco teneri verso il Cosenza sia, in fin dei conti, un talismano anti retrocessione. Un po’ come il “Guarascio vattene “.

Alla faccia degli allibratori.

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