Un buon pareggio dei lupi in una partita buona nel primo tempo e con poco coraggio nel secondo, nonostante il vantaggio di un uomo in più
Il Cosenza torna da Terni sicuramente con un buon pareggio, ma la squadra poteva fare di più, soprattutto quando è andata in superiorità numerica per l’espulsione di Sorensen al 50’.
Il sentore generale è che la squadra abbia un po’ tirato i remi in barca dopo essere riuscita a pareggiare l’iniziale svantaggio. Invece, con un uomo in più, ci si aspettava più gioco e voglia di vincere, due elementi però non pervenuti.
I tifosi rossoblù giunti al Libero Liberati (circa 400) non hanno lesinato in fatto di sostegno alla squadra, ma alla fine la delusione era evidente. In fondo, 40 minuti più il recupero in 11 contro 10 sono tanti per provare a vincere.
Il primo tempo, per dirla tutta, non è stato affatto male, anzi. I lupi hanno costretto la Ternana a difendere basso, aspettandoli nella loro metà campo. La manovra corale è stata più che buona, nonostante lo svantaggio arrivato dopo neanche 20 minuti di gioco.
Sicuramente mister Dionigi negli spogliatoi avrà elogiato i suoi per il buon primo tempo, incoraggiandoli anche a non mollare e provare subito a riequilibrare le sorti del match. Infatti, la squadra è scesa in campo nel secondo tempo col piglio giusto.
Il Cosenza si è fermato sul più bello
Il fallo di Sorensen da ultimo uomo al 50’ ha non soltanto costretto il resto della squadra agli straordinari, ma anche causato il pareggio del Cosenza (gol su punizione di Brignola).
Il problema è che da quel momento in poi la partita ha preso una piega diversa. La paura, stranamente, ha preso il sopravvento e la squadra ha smesso di fare gioco.
Alcune importanti ripartenze non sono state sfruttate a dovere. Insomma, occasioni ghiotte per portare a casa la vittoria.
Certo, i rossoblù avevano di fronte una Ternana che ha messo cuore e corsa e, nonostante l’uomo in meno, ha creato dei grattacapi.
Forse Dionigi avrebbe potuto inserire un’altra punta negli ultimi minuti, ma ha preferito mettere un centrocampista.
Alla fine, si può dire che qualche certezza c’è dopo questa partita, ma bisogna crescere mentalmente e caratterialmente se i rossoblù vogliono conquistare anzitempo la salvezza e, magari, puntare a qualcosa di più importante, come i play-off.