Cosenza: è Black Friday, il derby lo vince la Reggina

Il Cosenza perde nel modo peggiore l’imbattibilità casalinga, cedendo alla solita pratica Reggina, che monetizza un guizzo di Montalto e mette a nudo i limiti dei rossoblù, apparsi poveri di idee, gioco e personalità. Poco altro da dire: una serata da star per lo Stretto, che da stasera guarda tutti dall’alto assieme al Pisa (ma con una gara in più), e mesta per i rossoblù, mai davvero capaci di creare scompiglio e prigionieri dei tanti, troppi lanci lunghi e infruttuosi, e in generakle di una manovra farraginosa.

Più brillante la squadra di Aglietti, specie dopo il vantaggio, difeso senza correre grossi rischi. 

Eppure la serata era iniziata coi brividi. Alle 20:29 di un 5 novembre umido ma “caldissimo”: Cosenza e Reggina calpestavano il verde del Marulla davanti al tappeto rossoblù che cingeva la Curva Catena: più di 8 mila a sospingere Palmiero e soci, con i 300 venuti da Reggio tra mille polemiche per la questione Tessera del tifoso.

I lupi per mantenere buona la classifica e riscattare Lecce, la Reggina per agguantare il terzo successo di fila in trasferta dopo il ko con il Cittadella.

E’ ancora 3-5-2 per Zaffaroni, che ha perso anche Bittante e Andersonm alla vigilia. Venturi scalza Minelli in seno alla difesa per sostitituire Tiritiello, a centrocampo Florenzi si prende la maglia.L’ex Scitum sente l’odore del sangue e prova a mordere a destra, mentre Corsi staziona dall’altra parte con compiti improntati a una maggiore prudenza, come da copione. Lì davanti ci sono Gori e Caso ai blocchi di partenza, non Millico. Reggina, orfana di Rivas, con il ormai usuale 4-4-2 : Turati si guadagna la riconferma in porta, con Cionek e Stavropoulos centrali. Liotti (altro ex) e Bellomo viaggiano sugli esterni con cerniera mediana formata dal rientrante Crisetig e Bianchi. In attacco Aglietti dà seguito alle parole di fuoco contro Menez predisponendo un attacco pesante composto da Galabinov e Montalto (per un attimo accostato ai rossoblù nel turbolento mercato di fine agosto). Il Cosenza, imbattuto al Marulla e memore dei buoni inizi di primo tempo tra le mura amiche, parte meglio ma la Reggina è stretta e compatta e copre piuttosto bene anche le corsie dove, specie a destra (sfruttando le caratteristiche più offensive di Di Chiara), i lupi provano a stappare il match.

Al 10′ prima vibrazione, Scitum lavora l’ennesima palla a destra, cross sul secondo palo e Corsi, di testa a porta sguarnita, non trova l’impatto che avrebbe fatto “esplodere” il Marulla. Rispondono gli amaranto con una flebile incornata di Montalto al 13′.

Al 17 per poco la Reggina non passa: angolo da sinistra, Scitum fa saltare Cionek e ci vuole il migliore Vigorito per stornare in angolo. Lancio lungo e padalare ma così il Cosenza, nonostante la potenziale superiorità numerica a centrocampo, non punge e fatica, allora ci provano da lontano Florenzi (insolitamente timido) e Carraro (anche su punizione), ma si conferma la sostanziale sterilità rossoblù, nota triste dell’ultimo periodo.

Dal buio un lampo al 32: Caso si fa luce ancora una volta a destra e spara verso Turati che non trattiene, poi sbroglia la retroguardia ospite. Al 35′ contatto da brivido in area rossoblù tra Rigionee Galabinov, ma Marinelli al VAR sorvola facendo sospirare il Marulla. Non se le mandano a dire le due tifoserie, animando un derby nervoso e bagnato.

Ci riprova al 39′ Carraro, spesso in gita a destra: cross al bacio, ma Caso in rovesciata anticipa anche l’accorrente Florenzi, messo meglio, con sfera in Curva Catena. Dopo un primo tempo alla camomilla, le ostilità riprendono con pioggia e Reggina battenti.

Con gli ospiti più alti va in scena il solito Cosenza in difficioltà a imbastire qualcosa che somigli a una manovra. I presagi non sono buoni per i rossoblù e di fatti la Reggina ci mette poco a dare la mazzata del vantaggio. Ci pensa un grande interno collo di Montalto dal limite d’aria, ben servito da Bianchi. E’ il 55′ e il derby diventa maledettamente duro per i lupi, mai sotto nel proprio stadio fino a oggi.

La pima reazione d’orgoglio rossoblù è una timida girata dal limite di Gori. Zaffa predica calma ma non toglie il lucchetto alla panchina, lo fa Aglietti che pesca nel suo cilindro di qualità ed estrae il gioiellino Cortivanovis (vicino al gol all’80’).

Al 65′ Liotti pesta Scitum e meriterebbe il secondo giallo e la doccia anticipata, Di Martino non la pensa così e il Var nulla può, da regolamento. Finalmente cambi in casa rossoblù al 69′: dentro Millico, out Florenzi, ma nulla sembra cambiare con un Cosenza spento, nonostante l’immenso calore dei suoi tifosi, e la Reggina comoda a gestire il giro palla e anzi a sfiorare con Bellomo e Di chiara il bis al 75′, tutto davvero troppo facile. Fuori Palmiero e Gori, dentro Pandolfi e Gerbo. L’intensità delle giocate di Millico suona la sveglia ai rossoblù e rinima il Marulla, ma dura poco. Zaffaroni gioca la carta della disperazione implementando il reparto offensiovo con Kristoffersen e provando a stimolare la spinta con l’ingresso di Sy.

Il Cosenza passa così al 4-2-4, con Milico a sinistra, Caso a destra, e Pandolfi con Kristoffersen a presidiare il centro. All’86’ Kristoffersen e Rigione provano il miracolo ancora su un mischione da calcio di punizione. E ancora una punizione di Carraro al 93′, prima del colpo di testa di Rigione alto che significa resa. Una brutta resa, così non va.

Per confermare quanto di buono fatto nelle scorse settimane, alla ripresa servirà altro. Tanto altro.

COSENZA – REGGINA 0-1

COSENZA (3-5-2):Vigorito,Venturi, Rigione, Pirrello, Carraro, Palmiero (Gerbo), Florenzi (Millico), Situm (Kristoffersen), Corsi (Sy), Gori (Pandolfi), Caso all: Zaffaroni 

PANCHINA: Saracco, Matosevic, Minelli, Vallocchia, Panico, Sueva. 

REGGINA (4-4-2): Turati,Stavropoulos,Lakicevic, Di Chiara, Cionek, Bellomo (Ricci), Liotti (Laribi), Bianchi (Hetemaj), Crisetig, Galabinov (Tumminello), Montalto (Cortinovis). Allenatore: Aglietti

PANCHINA Armione, Micai, Adjapong, Regini, Gavioli, Denis, Menez, Loiacono. 

ARBITRO: Di Martino di Teramo

IV UOMO; Carrione; VAR: Marinelli AVAR: Pagliardini

RECUPERO: 0′ e 4′

MARCATORI:55′ Montalto

AMMONITI:Liotti, Bianchi, Scitum, Cortinovis, Di Chiara

NOTE: serata umida (85%), nuvolosa e progressivamente piovosa, temperatura attorno ai 18°, spettatori oltre 8000 con 300 supporters ospiti per l’accesso dei quali era richiesta la Tessera del tifoso.

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