Cosenza Calcio: il Marulla è tuo, battuto anche il Como

COSENZA, IL MARULLA E’ TUO! CADE ANCHE IL COMO (2-0), SI ALLUNGA LA STRISCIA POSITIVA

Primo tempo equilibrato impreziosito dal lampo di Gori. Al 90′ la chiude Millico con un ingresso lampo. Como pericoloso ma impreciso e sfortunato. Ritorno in grande stile del tifo organizzato.

E tre.Terzo risultato utile di fila per il Cosenza che al Marulla castiga anche il Como (2-0) e si gode una serata da urlo, in uno stadio vestito a festa con il ritorno di quella parte del tifo organizzato che aveva disertato contro il Vicenza. “Siamo la nord, vogliamo vincere”, urlavano. Messaggio inequivocabile.
Il Como atterrava in Calabria reduce da due incoraggianti pareggi all’esordio (Crotone e Lecce), seguiti tuttavia da altrettanti capitomboli interni (Ascoli e Frosinone). Un calendario non facile quello dei lariani, chiamati a riscattarsi a Cosenza, contro un undici, quello di Zaffaroni, magari stanco e non ancora in bolla ma per nulla intimorito da cotanto avversario.
Cosenza in campo col solito mobile 3-5-2: non c’è il geometra Palmiero, squalificato, e allora Carraro torna nel suo ruolo naturale accanto a Boultam con la novità Gerbo, a soffiare la titolarità a Vallocchia. Attacco preconfezionato con Gori e Caso. Ancora fiducia a Sy e al trittico difensivo.
Gattuso sorprende tutti, spedendo sul verde del “Marulla” una squadra votata a uno scolastico 4-4-2, “potando” inizialmente Chajia (giocatore con più falli subiti in B fino a oggi, chiaro indizio di pericolosità), e variando la batteria offensiva, con l’effetto speciale Gliozzi, un ex, a sostituire la Gumina accanto a Cerri. C’è spazio pure per la verve di Parigini, che ha il compito di percuotere a destra, al posto del già citato Chaja. Infortunati Gatto e Toninelli, si rivede Peli dopo la rottura del crociato dello scorso febbraio. A protezione di Gori agiscono Ioannou a sinistra e Vignali sulla catena di destra, con la coppia Scaglia – Solini (bocciato Varnier) a presidiare il centro.

LA CRONACA. Più Como che Cosenza all’alba del match, con Gliozzi che prova a far paura: al 2′ la sua conclusione su assist di Cerri è sbilenca, mentre al 6′ l’assistenza di Parigini da sinistra è al bacio ma la conclusione dell’ex è ancora oversize. I lupi si svegliano dal torpore con una serpentina che manco alla Play del trottolino amororo Caso condita da cross senza frutti al 12′, seguita da un destro teso di Gori, stornato sopra la traversa dal Gori del Como. Sono solo le prove del goal che arriva un minuto dopo, con il biondo attaccante che riceve palla, si gira su se stesso, meglio della Fracci, e di sinistro spolvera l’angolino alla sinistra dell’estremo ospite; 1-0 e il “Marulla” si spella le mani. Continua la festa ma il Como per poco non la pareggia al 15′, quando serve un super Vigorito su Bellemo. Molto meno convicente il tiro targato Cerri al 26′. Attacchi mobili da ambo le parti, con Caso a destra e sinistra a seconda del vento. E il 33esimo minuto dimostra che il vento spira a favore dei rossoblù quando Parigini, imbeccato da Cerri, svernicia entrambi i pali di Vigorito, che rischio! Como a far la partita anche nel secondo tempo e Cosenza guardingo e attento a sufficienza, ma qualche brivido di tanto in tanto pettina le coronarie ai tifosi di casa. Situm ha le polveri bagnate, Palmiero non c’è e si sente, Gerbo lotta ma la condizione non è ancora quella giusta, e allora Zaffa aggiusta il goniometro facendo entrare Vallocchia. A Caso il compito di produrre quanti più gialli possibili (ne fanno le spese Bellemo, Scaglia e Solini in pochi minuti), duettare con Gori e innescare il gioco rossoblù. Quando il 10 rossoblù si accende il Como barcolla e il Cosenza diventa fastidioso. Si alza di tono la manovra ospite, si abbassa un Cosenza meno fresco ma ancora nel match. Al 60′ Gori tira da casa sua in bocca al Como, mentre al 71′ da annotare l’esordio di Eyango. Il Como rinforza l’artiglieria pesante con Luvumbo, Gabrielloni e La Gumina al posto di un Gliozzi comunque applaudito dal “Marulla”. Forcing finale dei lombardi, Zaffa alleggerisce la pressione inserendo Pandolfi e Millico, regalando una meritata standing ovation. Nemmeno il tempo di finire la scorta di applausi che l’ex Torino addomestica un fallo laterale di Situm, si gira e castiga Gori. Un goal à la Millico.
Si finisce con gli inni a Bergamini, agli eroi di giornata e a un Cosenza che ha già la faccia del proprio allenatore.

IL TABELLINO DEL MATCH:
COSENZA 3-5-2 :Vigorito, Tiritiello, Rigione, Vaisanen,Situm, Gerbo (C) (Vallocchia), Carraro, Boultam (Eyango), Sy (Corsi), Caso (Pandolfi), Gori (Millico). All: Zaffaroni
Panchina: Saracco, Matosevic, Pirrello, Minelli, Venturi, Florenzi, Kristoffersen.
COMO 4-4-2: Gori, Ioannou, Scaglia, Vignali, Solini, H’Maidat, Bellemo (C) (Arrigoni), Iovine (Chajia), Parigini (Luvumbo), Gliozzi (La Gumina), Cerri (Gabrielloni). All: Gattuso Panchina: Facchin, Bolchini, Solini, Bertoncini, Kabashi, Peli,Varnier, Cagnano.
AMMONIZIONI: Bellemo, Scaglia, Gerbo, Caso, Solini, La Gumina.
RETI: 13’Gori, 90′ Millico.
ARBITRO: Sacchi di Macerata.
ASSISTENTI: Di Iorio – Gualtieri. QUARTO UOMO:Grasso VAR: Nasca AVAR: Mastrodonato
NOTE: serata gradevole, temperatura attorno ai 20°, terreno in buone condizioni, spettatori 4 mila circa, con una ventina di tifosi ospiti. Capitan Gerbo a ricordare con un mazzo di fiori sotto al tribuna A Maria Concetta De Bartolo, Team Manager del Cosenza Femminile nel recente passato. Prima dell’inizio osservato un minuto di raccoglimento per la morte dell’ex segretario Massimo Bandiera. Recupero: 1′ e 3′

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