Poco da fare per il Cosenza che con una formazione da cantiere aperto e senza operai non riesce mai a impensierire la Fiorentina. Il risultato finale di 4-0 disegna i valori messi in campo
Il primo Cosenza di Zaffaroni è infarcito di seconde linee e primavera. Il tecnico ex Albinoleffe e Chievo parte dal 3-5-2: tra i pali Matosevic è preferito a Saracco, Venturi, Minelli e Tiritiello sono la difesa a tre, sugli esterni Corsi e il neo arrivo Panico, in mediana spazio ai primavera Prestanini, Maresca e Florenzi, in avanti spazio a Arioli e Sueva. Italiano dall’altra parte schiera il suo undici tipo con l’artigliera pesante Vlahovic-Nico Gonzalez.
Un primo tempo dove il Cosenza praticamente non tocca mai palla, il solo Matosevic riesce a mantenere in bilico per una 30ina di minuti il risultato in apperente bilico. Appena si parte la Fiorentina è subito avanti dopo un malagurato dribbling difensivo. Poi è un suseguirsi di occasioni, traverse, parate.
I dati statistici lasciano ben pochi dubbi, solo nel primo tempo 81% di possesso palla viola e 13 tiri a 0.
Il Cosenza resiste poco, ancora in piena costruzione, alle avanzate della viola che passa già dopo otto minuti e termina il primo tempo per 3-0. Un primo assaggio del Cosenza di Zaffaroni che ora si concentra subito sul prossimo match, quello si importante e dal valore pesante, contro l’Ascoli.
Il secondo tempo si apre con la quarta rete della Fiorentina con Venuti, è Matosevic per il Cosenza il migliore in campo l’unica nota positiva della squadra bruzia che riesce a mantenere un punteggio calcistico e non tennistico.
In settimana sicuramente verrà allestita e allargata la rosa con nuovi innesti sperando di consegnare a mister Zaffaroni una squadra da costruire.