Si è svolta ieri mattina, presso la Corte d’Assise di Cosenza, la prima udienza del 2023 del processo per la morte del calciatore Denis Bergamini, deceduto il 18 novembre del 1989 sulla statale 106, nei pressi di Roseto Capo Spulico.
Come già noto, l’unica imputata risulta l’ex fidanzata del giocatore, Isabella Internò, ieri assente in aula, accusata di omicidio volontario aggravato dai motivi futili e abietti.
Il primo a sedersi al banco dei testimoni è stato Berardino Rinaldi.
Rinaldi ha raccontato di aver visto, quel 18 novembre intorno alle 16.30 mentre si dirigeva verso Taranto, nei pressi di Roseto Capo Spulico, un uomo, in seguito da lui identificato come Denis Bergamini, che si trovava in mezzo alla strada e che, dal modo in cui agitava le braccia, sembrava palesemente che stesse chiedendo aiuto.
“Era un uomo biondo – afferma il testimone – che cercava di fermare le macchine che andavano verso Cosenza.”
Sul lato opposto, in una piazzola, l’uomo ha visto un’auto al cui interno si trovava almeno una persona.
Al ritorno, la stessa sera, Rinaldi ha ripercorso quel tratto di strada intorno alle 19.30 trovandola bloccata a causa di una lunga coda dovuta all’incidente.
Dopo Rinaldi è toccato a Rocco Mario Napoli, anche lui in viaggio su quel tratto di strada la sera dell’accaduto.
Napoli è stato ascoltato più volte nel corso degli anni dando delle testimonianze ritenuti incongruenti.
Il testimone non ha mai identificato quel ragazzo come Denis Bergamini fino alle dichiarazioni di oggi, nella quali ha affermato di essere certo che si trattasse proprio del calciatore. Sollevati anche da parte della presidente della Corte dubbi sulla circostanza.
A seguire, sempre nella mattinata di ieri è stata ascoltata Anna Napoli, cugina e avvocato di Rocco Napoli.
Ultima teste Antonietta Valerio, ex moglie di Rocco Napoli, dal quale si è separata 24 anni fa.
Anche le dichiarazioni rilasciate dalla donna, al pari di quelle dell’ex marito sono apparse contradditorie.
Si torna in aula giovedì 12 gennaio.