“Dentro o fuori”. Cosenza e Pescara con il coltello fra i denti per difendere una categoria troppo preziosa.
Le ultime quattro giornate di Serie BKT rappresenteranno l’inferno solo per il fatto che si disputeranno tutte in contemporanea. Il destino degli avversari, o il proprio, si potrà scoprire in diretta. Per il 35^ turno allo “Stadio San Vito-Marulla” una delle tante sfide salvezza, forse la più importante: Cosenza-Pescara.
Entrambe distanziate da soli 3 punti ma entrambe vogliose di una vittoria fondamentale in una sfida da “ultima spiaggia”.
Da una parte il Cosenza di Occhiuzzi che ha mantenuto la panchina nonostante la pesante sconfitta di Pisa, a caccia di punti per accorciare sull’Ascoli verso un playout da “faccia a faccia”. Dall’altra il Pescara di Grassadonia, vecchia conoscenza dei Lupi, che in cinque match ha racimolato solo sei punti. I tifosi rossoblù hanno incitato la squadra fuori lo stadio prima del match, proprio come quel Cosenza-Juve Stabia dell’anno scorso prima di una vittoria ‘storica’. Corsi e compagni sanno bene, o almeno adesso lo hanno capito, l’importanza che questi colori rappresentano per una piazza ambita come Cosenza.
Un primo tempo ‘artistico’ con un Cosenza ‘pittorico’.
La partita è subito in discesa per i Lupi. I primi 45 minuti terminano con un sono 3-0 in favore dei padroni di casa. Vere pennellate d’arte portano i nomi di Tremolada e Carretta. Prima al 6′ su punizione con il mancino del trequartista rossoblu’ che si insacca nell’angolino. Poi due minuti dopo Carretta decide di prendersi una piccola rivincita centrandosi in area e rialzandosi dopo essere scivolato calciandola col sinistro a giro. Ed infine sempre Tremolada al 31′ inventandosi un’azione da vero leader ed insaccandola dal limite. Due gol e un assist per lui che lo incorona migliore in campo.
A volersi inserire con forza tra i migliori in campo è anche Falcone. Dopo un ingenuità di Ba che atterra in area Giannetti con conseguente calcio di rigore in favore dei Delfini, l’estremo difensore ipnotizza Machìn che sbaglia la sua conclusione centrale. Falcone arriva a 5 i rigori parati fin qui e si conferma in assoluto il migliore della stagione rossoblù.
Una gioia ‘a metà’ con tanti rimpianti
Un Cosenza perfetto annienta un Pescara comunque propositivo. Per i Delfini il migliore è stato indubbiamente Odgaard, mentre per le file dei Lupi tutti rientrano nella sufficienza piena con qualche punto in più. Era una partita da vincere e la squadra di Occhiuzzi lo ha percepito bene, ma si trasforma in una gioia ‘a metà’ con la vittoria dell’Ascoli contro l’Empoli. Una vittoria sicuramente di platino che lascia, però, l’amaro in bocca alla luce degli altri risultati, per i tanti punti persi per strada e che adesso avrebbero fatto sicuramente la differenza.
IL TABELLINO DEL MATCH
COSENZA: Falcone, Corsi, Idda, Carretta (66′ Tiritiello), Ba, Legittimo, Tremolada (55′ Trotta), Gliozzi (55′ Sueva), Crecco, Kone (74′ Ingrosso), Antzoulas (74′ Bouah). ALL. OCCHIUZZI
PESCARA: Fiorillo, Bellanova, Scognamiglio, Odgaard (56′ Galano), Giannetti (76′ Ceter), Valdifiori, Masciangelo, Rigoni (27′ Maistro- 76′ D’Aloia), Guth, Sorensen ((56′ Volta), Machin. ALL. GRASSADONIA
ARBITRO: Marinelli di Tivoli
RETI: 6′, 31′ Tremolada, 8′ Carretta
AMMONIZIONI: 23′ Bellanova, 50′ Sorensen, 67′ Antzoulas