Cosenza Calcio: i lupi affondano sul lago

COMO – Esordio con sconfitta per Pierpaolo Bisoli alla guida del Cosenza. Il Como vince 2-1 con pieno merito al termine di una gara giocata quasi sempre all’offensiva, e sbloccata dalla doppietta dell’attaccante pupillo dei tifosi di casa. Gabrielloni. Il tanto atteso cambio di marcia per i lupi non è dunque arrivato, e al di là dell’atteggiamento ordinato, ha prevalso la sterilità offensiva. L’unica nota positiva è stata il gol di Caso, arrivato all’88’ quando ormai il Como pensava di non dover soffrire fino all’ultimo.

Cosenza Calcio: i lupi affondano sul lago
Cosenza Calcio: i lupi affondano sul lago – foto www.espansionetv.it

Gli unici, a oggi, in grado di saltare l’uomo e dare dinamismo a questa squadra sono, e restano, Caso e Millico (a parte gli sprazzi di Laura, oggi assente). Tuttavia, il primo è ormai da settimane l’osservato speciale delle difese avversarie, soprattutto in mancanza di alternative offensive, e il secondo è stato relegato al ruolo di subentrante.

LE FORMAZIONI
I rossoblù partono con una difesa a 3, confermando Camporese a braccetto con Rigione e Vaisanen. In mediana Carraro (e non Palmiero) a dare sostanza assieme alle giocate di Ndoj, con Bittante (destra) e Liotti a presidiare i varchi laterali, e il trottolino Caso a creare, assieme a Situm spazi per il Larrivey, in una inedita prima linea offensiva, votata, in fase di non possesso, alla copertura e (Bisoli è stato chiaro) al pressing. Ancora panca per Millico, tra i più propositivi contro il Perugia. Solito abito per il Como, con il 4-4-2 che aveva garantito solidità e imprevedibilità nelle ripartenze ai lariani, con la carta dell’ex Gliozzi, subito sul tavolo del gioco, accanto all’ariete Cerri. C’è anche Parigini, collocato a destra (sull’altro versante operativo Gatto).Non convocato, al contrario delle previsioni, Ciciretti.

LA CRONACA
Pronti via e una palla persa da Ndoj apre il contropiede dei locali che scaricano in porta con Cerri, alto. Bisoli urla eccome, imprimendo il ritmo alle giocate rossoblù, ma il Como pare più ordinato e incline alla manovra, anche con gli spazi intasati dalle prime due linee rossoblù. Cosenza, invece, accorto, ad aspettare, ma con poca forza propulsiva superata la metà campo, complice un Caso sacrificato spesso in copertura e l’ennesima gara deludente di Bittante. Ne scaturisce una prima fase caratterizzata da qualche mischione davanti a Matosevic e qualche cross azzurro fuori misura ma nulla più. In un primo tempo bloccato, vero protagonista della contesa è mister Bisoli, una furia con i giocatori e persino con i proprio collaboratori (applausi scroscianti per lui dalla tribuna comasca quando invita i suoi a restituire palla all’avversario!). Nel Como c’è qualcosa che non va e così Gattuso richiama Gatto (problemino fisico) e immette Blanco.

Larrivey pare ancora lontano dalla condizione e si limita a conquistare qualche fallo per smorzare la pressione comasca, che ora si fa sentire anche sui corner. Su uno di questi, siamo al 29′, Matosevic smanaccia come può. La gara la fa il Como, e il Cosenza si limita a intasare gli spazi per innervosire i locali, ma al 30′ da una palla persa dai lombardi si innesca un contropiede potenzialmente micidiale, buttato clamorosamente alle ortiche. Una brutta costante in questo torneo. E mentre i tifosi comaschi inneggiano alla rivalità con quelli dell’Atalanta, Caso s’invola finalmente a modo suo provocando il primo scompiglio in area con tanto di primo calcio d’angolo: è il il 36′.

Appena 5 minuti e il Cosenza corre il più grande spavento quando Cerri verticalizza alla grande per Parigini che scavalca Matosevic con un pallonetto. Tutti in piedi per esultare ma Bittante leva dalla porta l’1-0 Como schiantandosi a terra. Un salvataggio che vale più di un gol per lui. Prima dell’intervallo bella conclusione al volo di Ioannu, a lato. Finisce così una prima frazione di gioco con parecchio Como e solo tracce di rossoblù.

Quando si riprende, senza cambi, il Como si fa subito minaccioso: c’è un altro brivido per un presunto fallo da rigore in favore del Como, ma stavolta il VAR dice bene ai rossoblù. All’8′ altra protesta comasca per un atterramento di Gliozzi, ma è ancora tutto regolare. I locali spingono, il Cosenza soffre e allora Bisoli infoltisce il centrocampo alleggerendo l’attacco. Dentro Millico e Palmiero, fuori Larrivey e Situm. Ancora grandi zuffe in area davanti a Matosevic. Al 65′ prima prova tangibile del Cosenza in attacco grazie allo sprint di Millico che apparecchia per Caso, ma Facchin c’è. E c’è anche Matosevic, strepitoso al 69′ sulla semigirata di Scaglia. Spinge il Sinigaglia, fatica il Cosenza, si sbraccia Bisoli. Ma la sorte è già segnata, ennesima giocata fluida dei lariani a sinistra con Ioannu che crossa basso per Gabrielloni che chiede solo di fiondare in rete l’1-0. Il Cosenza prova ad abbozzare una reazione ma con poco costrutto. Gattuso fa ruotare la panchina e poco dopo esulta come meglio non potrebbe perché i suoi confezionano un’azione da manuale chiusa ancora da Gabrielloni. Sul Lago calano le tenebre e si rivedono vecchi fantasmi, e l’unica luce è quella regalata da Peppe Caso che a due dalla fine segna a modo suo. Poco, davvero troppo poco.

COMO – COSENZA 2-1

COMO (4-4-2) Facchin, Solini, Gatto (Blanco, Bertoncini), Parigini (Nardi), Bellemo, Arrigoni, Scaglia, Vignali, Ioannou (Cagnano), Cerri, Gliozzi (Gabrielloni) all: Gattuso

COSENZA (3-4-3) Matosevic; Camporese, Rigione, Vaisanen; Bittante, Carraro (Voca), Ndoj (Boultam), Liotti (Florenzi); Situm (Palmiero), Larrivey (Millico), Caso all: Bisoli

ARBITRO: Prontera di Bologna

Note: Spettatori poco più di 3000 di cui paganti 2168, abbonati 512 e 400 tifosi rossoblù nel settore ospiti (con buona rappresentanza rossoblù anche negli altri)

Recupero: 2′ e 4′

AMMONITI. Bellemo, Millico, Arrigoni.

ESPULSO: Voca

MARCATORI: Gabrielloni 70′, 83′, Caso 88′.

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