Cosenza: Benevento ancora stregata, un 3-0 che fa male

Lo score lontano dal Marulla inizia preoccupare (1 solo punto all’attivo), ma la gara non era delle più idonee a sovvertire la statistica. Il turno infrasettimanale di mercoledì contro la Ternana (vittoriosa a valanga sul Vicenza) aiuterà a capire qualcosa di più sul momento rossoblù.

Padroni di casa, reduci da 3 pari consecutivi, in campo con il 4-2-3-1 che non è dispiaciuto nella gara di Cremona. Cerniera difensiva a 4 davanti a Superman Paleari, il tandem Viviani – Calò in cabina di regia, con Sau, Brignola (e non Insigne, ancora in panca) e Ionita (non Tello) guastatori attorno a un Lapadula con vistosa mascherina versione Zorro, e che farà sentire eccome il suo segno. Cosenza, manco a dirlo, con il 3-5-2 e tante rogne dell’ultim’ora: non ci sono Boultam e Palmiero, sostituiti in mezzo al campo da Gerbo e Vallocchia. Sy torna a fare il titolare (non succedeva dal derby) a spese di Corsi. Vietato toccare Gori e Caso lì davanti.

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I locali partono in forcing, come da previsione. Al 2′ Vigorito difetta sul rinvio, ne approfitta Brignola che tenta il jolly dalla distanza, fuori. Al 6′ altra chance da destra e Ionita scarabocchia sotto porta. I campani involgono nel gioco anche i difensori, prova ne è la conclusione di Foulon dalla distanza all’11, con Vigorito a battezzare fuori la conclusione. Poco pochissimo Cosenza nel primo quarto d’ora, e ciò non sorprende tanto più in una partita da affrontare da squadra operaia. Caso dice ai suoi compagni di salire, ma sul verde c’è solo il Benevento, che punge a destra e tra le linee con un Viviani molto mobile che al 15′ fa decollare in curva l’ennesima conclusione beneventana. Al 16′ bruttissimo scontro Gori – Paleari, ne fa le spese il pipelet giallorosso, che prova a mantenere il posto tra i pali ma 2 minuti deve abdicare a favore del secondo Manfredini.

Al 29′ piacevole ripartenza rossoblù con Carraro che dosa a destra per Scitum, cross basso e qualche apprensione per la retroguardia di casa.

Al 32′ la Strega fa paura, duettano Lapadula e Sau che apre il piattone incrociando col destro, Vigorito c’è , ma nulla può fare sul successivo corner con Barba a farsi trovare pronto su un tiro – cross di Lapadula dopo un batti e ribatti. L’ennesimo corner mortifero per i rossoblù. E non è finita, perchè alla ripresa del gioco il Benevento ruba palla e manda ancora Viviani al tiro, Vigorito, in qualche modo, c’è. Il sostegno per Gori e Caso latita, e i due corrono sostanzialmente a vuoto. Ecco che allora i piazzati rappresentano la benzina vitale del gioco rossoblù: quello di Carraro al 43′ impegna Manfredini in presa alta.Tra 44′ e 46′ capitan Gerbo prova la botta dalla distanza, ma con scarsi risultati. Poca, pochissima pressione sui portatori palla giallorossi, liberi di creare gioco, anche se con risultati e scelte non sempre eccellenti. Anche a Benevento hanno studiato l’effetto Caso e il funambolo rossoblù è sistematicamente schermato appena vede un pò di luce. Sull’altro versante Ionita si rivela produttore dop di passaggi filtranti e occasioni potenziali, confermando la bontà della scelta di Caserta che lo ha preferito a Tello. Nel recupero c’è tempo per un contrasto sospetto Barba – Gori in area giallorossa (che non smuove il VAR, mai una gioia!) e una pallonata di Sy alle stelle da buona posizione all’interno dei 16 metri. Secondo tempo e Cosenza subito vicinissimo al pareggio, sgasata di Caso, tacco di ritorno Gori e palla che finisce sui piedi di Vallocchia che forse non se l’aspetta e non riesce a castigare Manfredini che blocca. Al 3′ altro episodio da Var con Scitum che sradica palla dai piedi di un difensore locale e lancia per Gori che infila Manfredini ma l’arbitro aveva già fischiato per una presunta irregolarità del croato.

Sy e Vallocchia avanzano sovente di qualche metro cercando di nutrire gli spunti di Gori e di un Caso che dispensa palloni e brividi alla difesa campana ma di vere conclusioni nello specchio della porta il Cosenza non ne produce. E inevitabilmente becca il 2-0 al 10′:Sau vede un fin troppo evidente corridoio a destra per Letizia, Sy non lo legge e si fa superare in velocità, Letizia crossa basso, Vigorito intercetta ma apparecchia per Lapadula che appoggia comodo il raddoppio.

Al 59′ Zaffa rafforza le ali: finalmente Anderson (fuori Vallocchia), e con lui Eyango (out Gerbo).Qualcosa si smuove lì davanti, Eyango si produce in un paio di offensive da destra (su una di queste Barba anticipa Gori a due passi da Manfredini). Al 68′ galoppata di Sau a sinistra, poi il giocatore sardo si accentra e scarica verso Vigorito, palla fuori (con deviazione).Al Cosenza serve l’episodio, e allora al 71′ porte girevoli in attacco: entrano Gori e Caso, dentro Pandolfi e Millico.

Al 74′ ancora un varco a destra per Scitum, cross basso al bacio per Anderson che vuole il primo gol, e per poco non lo trova, peccato che Letizia non sia dello stesso avviso e respinga sul più bello. Per il Cosenza le belle notizie arrivano soltanto dalla panchina, perchè all’80’ si rivede Bittante (per l’ex Empoli ritorno in campo dopo il crac dello scorso 23 gennaio). Il campo, invece, tace. Il Cosenza è incapace di partorire qualcosa di utile, e quando la partita sembra addormentarsi, Lapadula decide di infiammarla: prima scappa a Rigione e traccia in mezzo dove Tello a porta vuota infila il 3-0, poi spreca due volte il poker graziando il solito Cosenza formato trasferta. Ci prova ancora Eyango poco prima del game over, ma non è proprio giornata. La Strega mantiene intatto il suo incantesimo sui lupi e vola al secondo posto.

Tabellino

BENEVENTO – COSENZA 3-0

BENEVENTO (4-2-3-1): Paleari (Manfredini), Letizia , Glik, Foulon, Calò, Viviani (Acampora), Brignola (Tello), Sau (Vokic), Ionita, Lapadula.

PANCHINA Muraca, Vogliacco, Masciangelo, Di Serio, Basit, Tello, Vokic, Talia, Moncini, Insigne ALLENATORE Caserta

COSENZA (3-5-2-): Vigorito, Pirrello, Rigione, Tiritiello, Carraro, Vallocchia (Anderson), Gerbo (Eyango), Sy, Situm (Bittante), Caso (Pandolfi), Gori (Millico).

PANCHINA: Saracco, Matosevic, Minelli, Venturi, Bittante, Anderson, Eyango, Florenzi, Corsi, Millico, Pandolfi, Kristoffersen ALLENATORE Zaffaroni

ARBITRO Ghersini di Genova

ASSISTENTI: Sechi-Macaddino. IV UOMO: Perri. VAR: Camplone. AVAR: Ranghetti.

SPETTATORI: 6000 spettatori circa, con foltissima rappresentanza bruzia (698 supporters).

NOTE: Giornata poco nuvolosa, temperatura poco superiore ai 24°.

MARCATORI: 33′ Barba, 55′ Lapadula, 85′ Tello.

MINUTI DI RECUPERO: 5′ e 5′

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